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18 Maggio 2017 - 17:16
Andrea Agnelli
"Sulla sicurezza nelle curve secondo me si possono apportare miglioramenti, ma tutte le società devono essere d'accoro e la sola Serie A non basta. Va portato in consiglio Figc con tutte le Leghe, compresa la Lega Dilettanti in prospettiva delle squadre che possono salire nei campionati professionistici". Lo dice il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, in audizione alla Commissione parlamentare Antimafia sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo del calcio.
"Serve uno sforzo congiunto che porterò come istanza personalmente in Lega di Serie A", ha aggiunto il numero uno bianconero specificando che "ad oggi è il Gos l'ente preposto sulla sicurezza degli impianti e le linee guida vengono emanate dall'Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive. A Torino vediamo che dal Gos parte la direttiva di non avere steward nelle curve con i tifosi più caldi. Per motivi di ordine pubblico si preferisce lasciare libero questo settore".
"Bagarinaggio? Siamo stati colti di sorpresa nel dover gestire uno stadio troppo piccolo, sempre tutto esaurito ogni domenica". Lo dice il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, in audizione alla Commissione parlamentare Antimafia sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo del calcio.
"Se penso alla finale di Champions che andremo a giocare con orgoglio a Cardiff, vado on line e trovo biglietti a 3 e 5 mila euro. Prezzi che sono assurdi", ha aggiunto il numero uno bianconero, lamentando il fatto che "eventi come la finale Champions" "sono di grandi interesse, quegli eventi dove l'offerta è molto inferiore alla domanda. Questo per noi è un motivo di orgoglio ma anche un problema".
"Esiste il bagarinaggio? Certamente sì e deve essere contrastato, anche se la cessione di un bene mobile, quale è il biglietto di una partita da una persona ad un'altra non penso possa essere criminalizzato". Così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, in audizione alla Commissione parlamentare Antimafia sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo del calcio.
"Discorso diverso - ha aggiunto il numero uno bianconero in un passaggio del suo discorso - è il fare incetta di tagliandi a fini puramente speculativi: questo fenomeno va combattuto e sul digitale sta invece dilagando grazie all'uso dei cosiddetti bot, software che permettono in pochi secondi di concludere un alto numero di transazioni".
In merito ad alcuni titoli di giornali secondo i quali io avrei avuto rapporti con certi personaggi "mia figlia grande si è spaventata". Lo ha detto il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, in audizione in Commissione parlamentare Antimafia, rispondendo al presidente del Comitato Mafia e sport, Marco Di Lello. Agnelli ha anche aggiunto che tutto questo gli ha permesso di "intavolare un dialogo di educazione civica con la mia primogenita di 12 anni".
"Da parte nostra non abbiamo mai avuto la sensazione di subire attacco in alcuna attività della Juve" nè sui biglietti nè su altre, tipo merchandising". Così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, in Commissione parlamentare Antimafia. Alla domanda se organi dello Stato li avessero avvertiti dello spessore criminale di Dominello, il presidente della Juve ha risposto "no" e ha aggiunto di "non aver mai ricevuto informative" dalla Digos.
"Io voglio solo situazioni bianche o nere, quello che è in mezzo non lo voglio proprio sentire". Così il presidente della Juve, Andrea Agnelli, in commissione Antimafia. "E' bello perché lei non ha detto 'bianco e nero' ma bianco o nero", ha scherzato la presidente dell'Antimafia Rosy Bindi. "Dovremo da qui a settembre avere situazioni chiare e definite nelle parti calde degli stadi: dagli steward ai reati con giudizi immediati stile inglese. Questo è il primo passo.
Poi serve un tavolo congiunto. Presidiamo questi territori, andiamoci noi come Stato", ha detto Agnelli.
"Le mie direttive, vendere i biglietti, erano osservate. Il tema è cosa accadeva dopo la vendita, è un argomento da affrontare, non vogliamo assolutamente sottovalutare. Dobbiamo trovare soluzioni per il futuro. Prendo atto che ci sono state anomalie e verranno corrette", ha detto Agnelli, rispondendo alle domande di Bindi.
"Vogliamo un giudizio abbreviato subito, allo stadio, stile inglese. Siamo pronti come Juve a fornire anche zone adibite all'interno dell'impianto". E' la posizione assunta dal presidente della Juventus, Andrea Agnelli, per contrastare la violenza nelle curve, intervenendo in audizione alla Commissione parlamentare Antimafia sulle infiltrazioni della criminalità organizzata nel mondo del calcio.
"Perché il Gos non vuole presidiare quei settori? Presidiamoli subito", ha attaccato il numero uno bianconero, dopo aver risposto ironicamente all'ennesima richiesta da parte dei membri della Commissione Antimafia sulla motivazione per cui il club bianconero non si è costituito parte civile al processo 'Alto Piemonte': "Abbiamo già risposto più volte, ma siccome vi piace così tanto la prossima volta lo faremo a prescindere". La motivazione, di carattere tecnico, era già stata più volte fornita dall'avvocato della società juventina, Luigi Chiappero.
"Dominello non è scelto da noi ma dalla curva. Il nome del Dominello a Torino non richiama certe attenzioni, di Google mi fido, se metto il mio nome trovo una valanga di falsità". Lo ha detto il presidente della Juve, Andrea Agnelli, rispondendo alle domande del vicepresidente dell'Antimafia, Claudio Fava. "Siamo qui per cercare di migliorare il domani. Compito nostro è guardare a domani con l'esperienza di ieri, bisogna evitare di commettere gli stessi errori per il futuro", "ma riconoscendo quelli di prima senno non si migliora, ha aggiunto la presidente dell'Antimafia Rosy Bindi. Quest'ultima ha aggiunto che "il bagarinaggio nel nostro Paese non è reato, dopo quanto successo dobbiamo interrogarci se questo sia giusto".
"La gestione dell'operatività io non la seguivo. D'Angelo e Merulla sono stati intercettati per diversi mesi e sono entrati e usciti come testimoni in procura. Per me il rapporto con loro era di fiducia", ha detto in un altro passaggio Agnelli, rispondendo ai parlamentari.
Agnelli infine ha sostenuto che appena avuta notizia dell'indagine, "la prima misura che abbiamo assunto è stata eliminare la dotazione dei biglietti ai gruppi organizzati".
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