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29 Ottobre 2016 - 12:36
Esattamente un anno fa la Juventus viveva il momento più difficile degli ultimi cinque anni: il ko con il Sassuolo, il dodicesimo posto in classifica, le voci su un possibile avvicendamento in panchina, peraltro smentite dalLa società. A un anno di distanza lo scenario che si presenta alla vigilia di Juventus-Napoli, la sfida che decise la scorsa stagione, è diametralmente opposto. I bianconeri hanno imposto il loro ritmo fin dalle prime giornate, infilando otto vittorie e due sole sconfitte, e si presentano alla sfida dello 'Stadium' con 4 punti di vantaggio sugli uomini di Sarri.
C'è molto pepe nell'attesa del match-clou, messo da Higuain, passato dal Napoli ai bianconeri per 90 milioni di euro, "ma non sarà una sfida decisiva per il campionato" - dice Massimiliano Allegri - convinto che "gli scontri diretti nel girone d'andata non sono mai decisivi, a differenza di quelli del ritorno".
La stagione è ancora lunghissima ma l'impressione è che se il Napoli dovesse ritrovarsi dietro di 7 punti domani sera, il recupero sarebbe quasi proibitivo. Con queste premesse il tecnico bianconero si aspetta "una partita bella, da Libro Cuore", in cui le emozioni andranno controllate e gestite perché non prendano il sopravvento. Come nel caso di Higuain, con il tecnico bianconero "di fronte a due scelte: la prima è "non farlo giocare, la seconda non dirgli niente, mandarlo in campo e farlo giocare". Comunque, "Higuain è sereno, sono molto contento di lui, di come gioca sia in fase offensiva sia in quella difensiva. E credo che Napoli gli debba essere riconoscente, per quello che ha dato, ma anche che Gonzalo lo debba essere a sua volta per l'affetto che ha ricevuto. La sua è stata una scelta da professionista, nella vita tutte le cose iniziano e finiscono".
Il Napoli non potrà contare su Milik, l'uomo scelto da Sarri e De Laurentiis per raccogliere la pesante eredità del 'Pipita', ma Allegri sa che l'atipicità dell'attacco napoletano sarà un problema per la linea difensiva juventina: "Senza un centravanti sta ottenendo ottimi risultati, i punti di riferimento e sfruttando la loro capacità nell'attaccare la profondità e nel giocare uno contro uno".
Il big match con il Napoli molto probabilmente non sarà decisivo per lo scudetto ma è innegabile che in questa fase del campionato "si delinea la classifica": ecco perché la formazione schierata da Allegri, che recupera anche Evra, sarà la migliore possibile, anche se "la partita più importante sarà mercoledì prossimo con il Lione: li c'è il primo obiettivo da centrare, la qualificazione agli ottavi di Champions".
Il rientro di Barzagli dopo il riposo con la Samp permetterà di schierare la difesa tipo, mentre sulle fasce crescono le possibilità di vedere Lichtsteiner. A centrocampo Marchisio è in dubbio, Allegri parlerà con il regista "per capire se si sente in grado di giocare la seconda partita il 72 ore", mentre in attacco le assenze di Dybala e Pjaca costringono il tecnico a confermare la coppia Higuain-Mandzukic. "Complimenti a Sarri, sta facendo un ottimo lavoro - conclude Allegri - l'ottima organizzazione difensiva è uno dei punti forti del tecnico azzurro fin da quando era alla Sangiovannese, in quella famosa partita che giocammo contro e che finì a reti inviolate". Ma domani dovrebbe essere tutta un'altra partita.
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