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06 Ottobre 2016 - 09:13
Giampiero Ventura
Lo 'Juventus Stadium' dovrebbe mettere una certa inquietudine al ct azzurro, Giampiero Ventura: da allenatore del Torino ha collezionato sconfitte - in questo è in nutrita compagnia, visto il ruolino di marcia dei bianconeri nel loro feudo - e soprattutto due notti da incubo: l'amarezza di altrettante sconfitte all'ultimo minuto di recupero nei derby della Mole. Il ricordo dei gol-beffa di Pirlo e Cuadrado forse gli faranno scorrere un brivido nella schiena, guardando il campo, ma Italia-Spagna, snodo importante nel percorso azzurro verso i Mondiali del 2018, gli offre una bella occasione di metterci una pietra sopra. "Tornare a Torino - dice il ct - è una gioia e sono felice di giocare allo 'Stadium', perché ha sempre vinto la squadra di casa - sorride - e domani ho il piacere di farne parte".
Italia-Spagna è sempre un classico, "partita affascinante e accattivante ma ai Mondiali manca un anno e mezzo, non carichiamo la partita di troppa importanza", puntualizza Ventura. Per gli iberici sarà anche occasione di rivincita della sonora sconfitta, nel risultato e nel gioco, agli Europei in Francia. "Ho la netta sensazione - avverte il ct azzurro - che la Spagna abbiamo compiuto un deciso passo avanti dal punto di vista tattico, ma la vera differenza sta nella testa, nella mentalità, nell'entusiasmo, uniti alla qualità di sempre".
La squalifica di Chiellini impedirà all'Italia di avere la difesa più sicura, la Bbc bianconera completata da Barzagli e Bonucci. Al posto di Chiellini quasi sicuramente giocherà Romagnoli. E a chi gli fa notare che potrebbe essere un azzardo, contro un'avversaria così tosta, il ct ribatte: "Un azzardo? Ho sentito le stesse cose, quando allenavo il Bari e ho fatto giocare Bonucci e Ranocchia a San Siro quando avevano vent'anni.
La partita andò bene e i due ragazzi cominciarono una carriera importante. Lo stesso può valere per Romagnoli: se dovesse giocare sarà un piccolo passo avanti verso il futuro. Il giocatore ha grandissime prospettive e qualità".
La formazione "sarà la solita", cripta Ventura. Il 3-5-2 di sicuro, con Florenzi e Candreva a giocarsi un posto da esterno destro di centrocampo, Pellè ed Eder Coppia d'attacco, De Rossi, che sarà premiato per avere superato le 100 presenze in Nazionale, davanti alla difesa in un centrocampo completato da Parolo e Bonaventura, con De Sciglio sulla fascia sinistra. Nella Spagna la possibilità di vedere in campo l'ex bianconero Morata potrebbe rimanere solo una suggestione. E Buffon se l'augura: "Se non gioca Alvaro - dice il portiere - sono felice: nelle partite importanti lui riesce sempre a piazzare una zampata importante. Ma al suo posto ci sarà comunque sempre un attaccante che, quanto a pericolosità, determinazione ed esperienza, non ha nulla da invidiare a nessun attaccante europeo".
E la Spagna che Buffon prevede di trovarsi di fronte, "sarà sicuramente ferita dal ricordo degli Europei e agguerrita perché ha iniziato un nuovo corso. Lo stesso è successo anche noi, dobbiamo rimanere con i piedi per terra e avere grande umiltà: la vittoria di quattro mesi fa non ci deve fuorviare".
Vendicare la sconfitta ai recenti Europei ipotecando un pass per i Mondiali del 2018. Doppio obiettivo per la Spagna di Lopetegui, attesa domani sera dalla sfida di Torino con l'Italia in una inedita sfida tra neo ct.
L'ex portiere ha raccolto l'eredità di Del Bosque, proprio come Ventura ha fatto con Conte, e non vuole commettere gli errori che la scorsa estate in Francia costarono cari agli iberici: "L'Italia prese la partita di petto - ricorda -, l'abbiamo studiata e rivista, saremo pronti sul campo nel caso la partita prenda la stessa piega".
Rispetto all'ultima sfida giocata tra le due squadre, Lopetegui potrà contare su Diego Costa, assente all'Europeo e titolare nella partita di domani a scapito di Morata. Non una bocciatura, comunque, per l'ex bianconero, a cui il ct delle furie rosse dà comunque fiducia. "E' in buona condizione - dice dell'attaccante - e sta giocando buoni minuti nel Real Madrid, dove non è facile farlo con continuità".
Se per Morata tornare a Torino vuol dire tuffarsi nel suo recente passato, per l'attaccante del Napoli Callejon significa invece sfidare il suo presente. "E' un giocatore che ha dimostrato di essere in forma", dice Lopetegui, e che per altro si sposa alla perfezione con il suo 4-3-3.
Il cambio alla guida tecnica dell'Italia non inganna il ct spagnolo, che sa di dover comunque affrontare una squadra collaudata. "Da Prandelli a Conte e Ventura - osserva - il sistema di gioco, pur con qualche sfumatura, è sostanzialmente uguale", con l'indubbio vantaggio per gli azzurri di avere "automatismi che funzionano bene, da squadra rodata". Quella dello Juventus Stadium sarà quindi una "partita dura, importante", sottolinea Lopetegui. "Ci porterà - conclude - al limite delle nostre possibilità", l'unica strada che porta al successo.
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