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12 Settembre 2016 - 10:59
A San Siro va in scena un vero e proprio 'sprofondo rossonero', con il Milan sconfitto dall'Udinese e prigioniero dei propri limiti. Una squadra, quella affidata a Vincenzo Montella, che, dopo la bella partenza contro il Torino (vittoria per 3-2, sia pure grazie anche a un errore dal dischetto del granata Belotti), si è ridimensionata notevolmente, prendendone quattro dal Napoli e oggi uno - ma decisivo - in casa, contro l'Udinese, che conquista tre punti grazie a Perica nel finale.
In un turno caratterizzato da violenti acquazzoni e grandinate di fine estate, Genoa-Fiorentina naufraga sul manto erboso di Marassi e l'arbitro Banti è costretto a fermare definitivamente il gioco. Roma-Sampdoria viene allungata fino alle 18, dopo una lunghissima sospensione. Un nubifragio violentissimo si abbatte sulla Capitale, trasformando lo stadio Olimpico in una piscina a cielo aperto, con le due squadre che fanno appena in tempo a chiudere il primo tempo. La Samp va al lungo stop in vantaggio di 2-1 grazie a Muriel e Quagliarella, che ribaltano il gol iniziale di Salah; al ritorno in campo, Spalletti getta Totti nella mischia e il Capitano per antonomasia del giallorossi suggerisce a Dzeko un pallone delizioso per il due pari, quindi firma il 3-2 su un rigore molto contestato dai doriani.
In serata l'Inter soffre, sul campo del Pescara, che passa pure in vantaggio, poi però offre una straordinaria dimostrazione di forza, ribaltando una situazione davvero difficile: ci pensa Mauro Icardi, con una formidabile doppietta, a regalare la prima gioia all'allenatore olandese Frank De Boer.
Un risultato importante per i nerazzurri che vedono un po' di luce, dopo un inizio disastroso, e tengono le distanze dalle big della Serie A. Ma quanta paura contro la squadra di Oddo che, oggettivamente, non avrebbe meritato la sconfitta davanti al proprio pubblico.
L'altra romana, la Lazio, gioca una buona partita sul difficile campo del Chievo Verona e soprattutto ritrova Keita, che propizia il gol dell'1-1 di De Vrij, dopo che Gamberini aveva portato in vantaggio i padroni di casa. Il Torino va vantaggio a Bergamo, con una splendida punizione di Falque, ma si fa raggiungere da Andrea Masiello, grazie alla complicità del portiere Hart, e sorpassare dal rigore di Kessié. Nell'anticipo a pranzo, il Bologna aveva piegato il Cagliari per 2-1, in un derby tutto rossoblù che ha rilanciato la squadra di Donadoni e lasciato con un solo punto in classifica quella sarda.
Tris di Juve e Napoli, si aspetta la sfida fra Empoli-Crotone, una partita che sfugge a ogni pronostico.
Vittoria casalinga scaccia-crisi in rimonta per l'Atalanta, che batte il Torino con un rigore nel finale dopo un confronto apertissimo con pochi sprazzi spettacolari agganciandolo in classifica a quota tre punti.
Nella sfida a 4-3-3 speculari, una prima assoluta per i bergamaschi in stagione al pari di Pinilla al centro dell'attacco, la fase di studio cede il posto al botta e risposta dell'11': Benassi sollecita dalla lunga i riflessi di Sportiello che alza in corner, sull'altro fronte dal limite l'accentrato Gomez cicca il pallone servitogli dall'out destro da D'Alessandro. L'interno destro granata ci riprova al quarto d'ora al culmine di una manovra avvolgente partita da Josef Martinez e rifinita dalla sponda di Maxi Lopez, ma la sua è una telefonata di cortesia al portiere di casa. Nerazzurri vicini al vantaggio al 20', quando Konko appoggia l' inserimento con diagonale mancino di Kessié dal centro-sinistra e sulla ribattuta di Hart si vede stoppare il tiro dal compagno Pinilla.
L'ivoriano ci riprova al 26' sulla palla dentro di D'Alessandro, ma non incrocia la conclusione che si spegne a lato del primo palo. Due giri di lancetta e Maxi Lopez spreca il suggerimento di Martinez mancando la misura del pallonetto di esterno collo.
Al 33' Mihajlovic dice una parola di troppo alla terna arbitrale lanciando una bottiglietta in campo e viene allontanato da Mariani. Il gioco si trascina molto spezzettato fino all'intervallo, al netto del corridoio indovinato da Martinez per Molinaro al 44' con Sportiello a respingere di piede e del tiro di controbalzo di Kessié da due passi finito alle stelle al quarto di recupero sul traversone dalla sinistra di Gomez.
Le ostilità nella ripresa si aprono al 4' con il cross del funambolo argentino sprecato da Pinilla, che colpisce in elevazione con la sommità del capo: entra Paloschi per il cileno, la rifinitura per il fendente di Kurtic è sprecata dallo sloveno. All'improvviso i gol. Al 9' Falque sorprende Sportiello sul suo palo da calcio piazzato ottenuto da Lopez (fallo di Toloi), dopo due minuti Hart smanaccia il corner dalla mancina di Freuler porgendo a Masiello il pari di sinistro da un passo su un piattino d'argento. Gasperini inserisce anche il cavallo di ritorno Grassi, che al 26' sforbicia alto il pallone da destra di Raimondi. Di là, scollinata la mezzora, Sportiello abbassa la saracinesca sul sinistro del nuovo entrato Boyé.
Svolta al 35', quando De Silvestri aggancia Gomez in piena area: è rigore, Kessié spiazza Hart togliendo l'incombenza a un immusonito Paloschi. A quattro dal novantesimo anche Gasperini viene allontanato per proteste.
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