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CALCIO. Abete, “Ventura guardi a futuro ma legga passato”

CALCIO. Abete, “Ventura guardi a futuro ma legga passato”

Abete Giancarlo

"Bisogna sempre guardare nel futuro, e quindi in bocca al lupo a Ventura, ma saper leggere il passato con grande intelligenza ed anche con grande considerazione nei confronti di tecnici che sono tutti saliti sul podio, ad iniziare da Marcello Lippi che ha vinto il Mondiale del 2006". Lo ha detto il vicepresidente della Uefa, Gianfranco Abete, intervistato dai giornalisti al termine del Consiglio federale. E' stato anche un Consiglio in cui si sono fatte valutazioni ed un poco di campagna elettorale in vista del rinnovo di alcune cariche? "Le campagne elettorali - ha ripreso Abete - si fanno quando sono note le regole ed aperte le competizioni, fare campagne elettorali fuori tempo non ha senso anche perché la gente non è che è interessata alle campagne elettorali delle Federazioni ma al calcio giocato, alle situazioni più immediate, ora ai calendari del 22. Ogni cosa va fatta a suo tempo e nello scenario giusto ed una volta che il Coni avrà aperto le situazioni che valgono per tutte e 45 le Federazioni". Ma dall'Europeo l'immagine dell' Italia esce rafforzata? "L'Italia ha fatto bene all'Europeo, ha fatto bene dal punto di vista tecnico ed è uscita ai calci di rigore. Hanno fatto bene i tifosi perchè abbiamo sempre tenuto un comportamento lineare e questo si è notato maggiormente perchè alcune tifoserie, chiaramente, non hanno lasciato un ottimo ricordo. Poi, ovviamente, si riparte. Il primo settembre si giocherà con la Francia ed il calcio non dà rendite di posizione ed è giusto che sia così. Non le dà per le società, per i giocatori ed i tecnici, figuriamoci per i dirigenti". Per Abete la squadra ha giocato bene. "La riflessione - ha continuato - è che dobbiamo posizionarci rispetto ad una competizione più aspra perchè mentre l'Europeo qualifica 23 squadre, la 24esima era la Francia, il Mondiale ne qualifica 13. Abbiamo la Spagna nel nostro girone, che abbiamo dimostrato essere battibile, nel nostro girone quindi la competizione, in termini di qualificazione, è più complessa rispetto a quella che esisteva all'Europeo dove avevamo belle squadre, Croazia i primis, ma avevamo le prime due qualificate di diritto e quindi l'accesso alla fase finale era più facile. Questo è un problema oggettivo non collegato ai tecnici". Ha letto come una critica nei suoi confronti quello che si diceva durante Europeo da parte di molti ct o altri giocatori che intendevano a marcare la differenza con quella che era stata la gestione precedente, soprattutto nella spedizione in Brasile? "No, ci sono state delle situazioni che ovviamente hanno evidenziato la forza del gruppo in relazione all'Europeo e questo è un fatto importante peraltro la gran parte dei giocatori, lo zoccolo duro dei giocatori che ha comunque dato il meglio di se' anche all'Europeo del 2012 dove siamo arrivati secondi. Quindi da questo punto di vista non ho particolari preoccupazioni, penso che la Federazione una volta scelto il tecnico ha il dovere di seguirlo nelle sue scelte. Questo vale per Prandelli, per Conte, per Ventura" ha concluso Abete. "Stamattina in Consiglio federale è emerso che ci sono alcune squadre che non hanno passato la vicenda della Covisoc e vediamo quello che succede loro". Lo ha detto Simone Perrotta al termine del Consiglio federale. "Ventura? L'eredita' per una panchina della Nazionale è sempre pesante, anche perchè è una delle squadre più titolate al mondo - ha ripreso l'ex calciatore -. E' chiaro che dopo l'Europeo fatto dall'Italia c'è grossa attenzione verso il suo lavoro ma sa benissimo come affrontare questa esperienza, ha anche parlato benissimo in Consiglio federale e l'ho visto abbastanza carico. Non credo che questa Nazionale abbia bisogno di cambiare tanto perchè comunque ha fatto un grandissimo Europeo. E' chiaro poi che l'età avanza e quindi ci saranno alcuni calciatori che dovranno dire addio alla maglia azzurra ma io credo che ci siano degli elementi che possano ancora fare molto bene in questa squadra. Basti ricordare che due dei calciatori piu' importanti di questa Nazionale, mi riferisco a Verratti e Marchisio, erano fuori dall'Europeo per infortunio. Recuperati loro la qualità aumentera' notevolmente".
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