Dovrà aspettare il risultato di domani tra Roma e Napoli ma intanto la Juventus quel che doveva fare lo ha fatto, ha espugnato il Franchi battendo la Fiorentina per 2-1 e superato l'ultimo vero ostacolo che la separa dal quinto scudetto di fila. Di Mandzukic e Morata i gol della vittoria numero 24 nelle ultime 25 gare, ma gran merito è anche del solito Buffon che al 90' ha parato a Kalinic il rigore del possibile 2-2. Già perché la squadra di Sousa pur inferiore a quella bianconera s'è comunque battuta fino all'ultimo, con cuore e grinta, come avevano chiesto i suoi tifosi. Aveva pareggiato al 36' della ripresa con Kalinic che a Firenze non segnava da 4 mesi, e sempre con l'attaccante croato ha colpito la traversa al terzo dei quattro minuti di recupero. Insomma, una Fiorentina anche sfortunata, che s'è arrabbiata anche per certe decisioni dell'arbitro Tagliavento e dei suoi collaboratori. Come sempre clima da grandi occasioni, stadio ribollente, una coreografia ad effetto in curva Fiesole e pure l'omaggio della Fiorentina a Prince diffondendo prima del match la sua canzone più nota, Purple Rain. Nessuna sorpresa nelle formazioni: Sousa s'è affidato in avanti a Kalinic con Ilicic e Bernardeschi, sulle fasce a Tello e Alonso, nel mezzo Borja Valero ha avvicendato l'infortunato Vecino. Allegri ha lanciato Lemina, ha preferito Lichtsteiner all'ex Cuadrado, ha dato fiducia al tandem d'attacco Mandzukic-Dybala nonostante il rientro dalla squalifica di Morata (che entrerà a metà ripresa e si rivelerà decisivo). Al solito la Fiorentina è partita con buoni propositi, la Juve sorniona aspettava conscia della sua forza. Il primo acuto era di Ilicic, il primo gol (annullato per evidente fuorigioco) di Khedira, poco dopo anche a Bernardeschi veniva invalidata una rete per una presunta millimetrica posizione irregolare che le immagini tv non confermeranno, scatenando le proteste dei giocatori viola e dei tifosi che hanno inveito in tribuna verso i dirigenti bianconeri anche per una trattenuta nel finale di tempo di Rugani su Alonso in area. La prima vera parata è stata di Buffon su Bernardeschi, ha risposto Dybala con un gran tiro deviato gli affondi di Badelj e Tello non trovavano la porta, al contrario di Mandzukic che approfittando della svagata difesa viola s'avventato sul cross di testa di Pogba trafiggendo al volo Tatarusanu. La Fiorentina non ci stava e pur perdendo Ilicic per infortunio (dentro Zarate che ha dato verve) ha cercato nella ripresa di raddrizzare il match trascinata dalla sua gente e costringendo la Juve ad una gara d'attesa. Pogba falliva un contropiede, Buffon fermava Zarate, al 36' il Franchi esplodeva per il pari di Kalinic ma la gioia viola durata pochi minuti, il tempo per Morata di riportare avanti la sua squadra, complice l'ennesima distrazione viola. Le emozioni però non erano finite: l'ex Cuadrado, appena entrato, atterrava Kalinic, per Tagliavento era rigore ma il croato falliva e Buffon salvava porta e vittoria che profuma di scudetto.
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