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CALCIO. Milan con Mihajlovic ma suo futuro segnato

CALCIO. Milan con Mihajlovic ma suo futuro segnato

Mihajlovic

Volti scuri a Milanello. C'è tensione e delusione in un momento "molto delicato" come ammesso da capitan Montolivo. Il destino di Mihajlovic, a meno di clamorosi colpi di scena, è già scritto: non sarà lui l'allenatore del Milan il prossimo anno. Berlusconi vuole Brocchi, Galliani propone Lippi, sullo sfondo resta sempre Di Francesco. Voci e ipotesi che complicano ancora di più il finale di stagione dei rossoneri, da lunedì in ritiro a Milanello. "La squadra è ed è sempre stata con il mister. Io lo conosco bene, forse più di altri: sotto pressione dà il meglio di sé. Insieme proveremo ad uscirne. Sappiamo che la società ha piena fiducia in lui, come anche la squadra. Mi auguro di continuare a lavorare con lui anche la prossima stagione". Montolivo cerca di alleggerire la tensione e si schiera al fianco del tecnico serbo. Decisiva è comunque la partita contro la Juventus di sabato: in caso di pesante sconfitta sarà già addio. Berlusconi non ammette ulteriori figuracce e ha già pronta l'alternativa.

Cristian Brocchi, allenatore della Primavera, è secondo il presidente l'uomo giusto per costruire il futuro del Milan.

Brocchi conosce i giovani, li ha preparati per l'esordio in prima squadra come accaduto con Donnarumma, Calabria e Locatelli. E' il tecnico scelto da Berlusconi per il suo progetto di un Milan italiano che attinga dalla cantera. Il rischio è di affidare un compito ostico ad un allenatore che ha poca esperienza in un ambiente che non concede tempo. Per questo motivo l'ad Galliani spinge per affiancargli Lippi. Nel totonomi si è ipotizzato anche Prandelli ma Berlusconi preferirebbe orientarsi ad altri profili.

Valutazioni per il futuro che potrebbero riguardare il presente in caso di sconfitta contro la Juventus. Una gara difficile, con i bianconeri che vogliono sfruttare al meglio le giornate in cui il Napoli dovrà giocare senza Higuain. "E' complicata ma in campo scenderà un Milan diverso", promette Montolivo in un'intervista a Sky in cui racconta anche di un lungo e intenso confronto tra i giocatori. "Non ce le siamo mandati a dire - racconta il capitano rossonero - stiamo cercando di capire. Veniamo da quattro partite in cui abbiamo fatto solo due punti, siamo insoddisfatti. Non è accettabile per una squadra come la nostra fare così poco. Non credo che la soluzione a tutti i problemi sia il ritiro però in questo momento serve. Sia per avere più senso di responsabilità, rendersi conto della situazione e fare un esame di coscienza individuale. Così non si può andare avanti".

Montolivo non ci sarà in campo contro la Juventus, nelle prossime 48 ore le sue condizioni saranno valutate ma difficilmente sarà recuperato. Per fortuna di Mihajlovic oggi sono rientrati in gruppo Alex e Honda, mentre in attacco è ballottaggio tra Luiz Adriano e Balotelli oltre all'unica certezza Bacca. Chiunque scenderà in campo dovrà mostrare un atteggiamento diverso rispetto alle ultime uscite. Non ci sono obiettivi da raggiungere se non la conquista della finale di Coppa Italia. In campionato si deve solo salvare faccia e orgoglio.

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