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11 Marzo 2016 - 11:04
Nel calendario bianconero cominciano domani sera, nell'anticipo della 29/a giornata allo 'Stadium', "dieci giorni fondamentali". Con Sassuolo e Torino, domenica 20, "ci giochiamo una fetta importante di stagione", dice Massimiliano Allegri. La stagione del raccolto si avvicina: in tre partite, aggiungendo anche la trasferta di Champions League a Monaco di Baviera, la Juventus si gioca molto.
Il primo esame è di quelli tosti, sia dal punto di vista tecnico che emotivo: il Sassuolo rappresenta un'insidia concreta, visto il valore dimostrato ed è stata l'ultima squadra in grado di conquistare tre punti contro i bianconeri. "Firmerei per arrivare in fondo e vincere due trofei - prosegue il tecnico - siamo in finale di Coppa Italia, primi in campionato, in corsa in Champions League: meglio di così non avremmo potuto fare.
Firmerei per conquistare due trofei, conquistare il 5/o scudetto di fila sarebbe un'impresa straordinaria, che non si ripete da quasi cento anni; ma non sarà semplice; il Napoli sta disputando un campionato straordinario, nella corsa c'è anche la Roma. Per proseguire con la metafora ciclistica iniziata tempo fa, siamo ancora a cronometro, dopo la sfida con il Sassuolo mancheranno nove partite quindi siamo in discesa". Ma - ed ecco il monito di Allegri - guai a pensare che la maggior parte del lavoro sia fatta: "la discesa - dice - è più pericolosa della salita, perché si può scivolare".
Il pericolo Sassuolo monopolizza i pensieri di Allegri, vista anche la qualità del gioco emiliano, "La testa - puntualizza l'allenatore bianconero - non è alla partita di mercoledì con il Bayern: mancano ancora cinque giorni, domani sarà importante, dobbiamo vincere contro un'avversaria che sta giocando molto bene e che ha battuto tutte le grandi. La partita con il Bayern non deve essere un'ossessione, ma un sogno realizzabile: andremo a Monaco a giocarci un quarto di finale contro una squadra che, insieme al Barcellona, è la favorita per vincere la Champions League. Il risultato non cambierà il giudizio sulla nostra stagione. Ma al Bayern ci penseremo da sabato mattina".
Contro gli emiliani il tecnico bianconero non potrà contare su Chiellini, unico indisponibile (con Caceres) della rosa; nonostante gli impegni agonistici si susseguano ogni cinque giorni, non vuole sentire parlare di turnover: "Nella mia squadra non esiste - precisa Allegri - Se pensiamo di non essere in grado di recuperare in cinque giorni, vuole dire che non siamo messi molto bene. Ma non è cosi: stiamo bene".
Non manca in chiusura la risposta alle esternazioni di Arrigo Sacchi, che aveva paragonato la Juventus al Rosenborg, capace di vincere in patria ma non in Europa: "Non ho nulla da dire a Sacchi, il calcio è opinabile e rispetto le idee di tutti., Il Rosenborg merita rispetto, è una società che ha vinto tanti campionati con una storia degna di nota. Non saprei cosa rispondere alle esternazioni, più che rispettare le idee di tutti, soprattutto di Sacchi, un guru del calcio. Quando parla lo si ascolta, poi si può essere d'accordo o no. Io a Sacchi voglio bene, e poi è una persona di 70 anni...".
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