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25 Febbraio 2016 - 10:36
La Juventus ci crede. Servirà comunque un'impresa per passare ai quarti di finale, il 16 marzo a Monaco, ma non un miracolo. L'ottimismo è maturato nell'ultima mezz'ora di ieri allo 'Stadium', dove la trasformazione dei bianconeri ha riacceso il sogno europeo di 40mila tifosi prima ammutoliti e rassegnati allo strapotere tedesco. "Possiamo fare male al Bayern - dice Dybala, al primo gol in Champions - non sarà facile, ma la grinta e la voglia del secondo tempo ci dicono che al ritorno possiamo centrare il risultato. Sì, la vittoria è alla nostra portata, con umiltà ce la possiamo fare, a patto di dare un po' più di pressione ai tedeschi, di non restare troppo vicino alla nostra porta".
Anche l'anno scorso, dopo l'1-1 nei primi 90' a Torino nella semifinale con il Real Madrid, l'asticella sembrava troppo in alto, poi la Juve stupì vincendo al 'Bernabeu'. Allegri spera che la storia si ripeta, anche se questa volta sono soltanto gli ottavi, e lancia l'hastag #iocicredo!. Una parola d'ordine che vuole venga assimilata da tutti i suoi giocatori.
Bonucci è già in sintonia: "Abbiamo avuto l'orgoglio della grande squadra che si è sentita punita in malo modo ed abbiamo reagito alla grande". Ed è chiaro il riferimento al fuorigioco attivo di Lewandowski sul primo gol del Bayern ed alla spinta dell'attaccante polacco all'inizio dell'azione del raddoppio tedesco. "Dobbiamo - dice il difensore bianconero - avere lo stesso atteggiamento anche in Germania. Abbiamo rimesso in piedi la qualificazione".
Allegri, intanto, ha recuperato in un colpo solo Chiellini, Alex Sandro ed Asamoah, che sono tornati ad allenarsi a pieno ritmo. I primi due dovrebbero rientrare con l'Inter, domenica sera, nel 'derby d'Italia' che chiude il febbraio di grandi partite allo 'Stadium' bianconero. "Prima di accordarmi con la Juventus - rivela Dybala - avevo parlato con Mancini, ma la mia scelta non è mai stata in discussione".
Oggi, intanto, il cda della Juventus ha approvato la relazione finanziaria del primo semestre: l'utile di esercizio è di 30,3 milioni di euro. Resta la previsione di una chiusura in perdita, ma l'obiettivo del club "è di consolidare il sostanziale equilibrio della gestione economica raggiunto nel precedente esercizio".
C'è qualcosa che va oltre le doti tecniche e tattiche, un valore aggiunto più complesso dello stesso carattere vincente nel dna della Juventus: la metamorfosi prodotta dalla forza mentale. L'ha compiuta in campionato, risalendo la corrente dal 14/o posto fino al primo, si è ripetuta nell'affascinante sfida al Bayern, quando è rinata dopo un'ora da incubo, di nuovo a galla dopo essere stata spinta giù dai tedeschi padroni del campo. Sono meriti che vengono 'certificati' dalla categoria dei 'motivatori', gli 'allenatori mentali' che si sono fatti strada anche nello sport.
Francesco Fornaro, mental coach professionista, evidenzia i meriti 'extratecnici' di Allegri: "La sua visione di allenatore - sostiene - ha spunti interessanti anche per quanto riguarda alcuni principi della preparazione mentale. Non si abbatte per le sconfitte, non si esalta per le vittorie, mantiene sempre equilibrio, predica calma, pensa e comunica sempre in positivo".
L'ultima mezz'ora di Juve-Bayern "passerà allo storia" per quel valore aggiunto che i bianconeri hanno saputo tirare fuori.
"L'unico modo per cambiare una partita complicata è mutare pensieri ed emozioni che non stavano funzionando. C'è stata una vera trasformazione, favorita certo da un errore di un difensore del Bayern, ma scaturita da un cambiamento a livello psicologico. La Juventus è diventata un'altra squadra ed ha addirittura finito sopra le righe. Le parti si sono invertite: è stato il Bayern ad avere paura".
Con questi presupposti, la Juventus non partirà battuta all'Allianz Arena, a meno che i campioni della Bundesliga non riescano a loro volta ad abbinare alla superiorità tecnica complessiva un salto di qualità nell'approccio mentale. "Più sale il livello della competizione - osserva Fornaro - più risulta chiaro come non è la tattica, la tecnica, la forza fisica a determinare un risultato. Molto più effetto hanno l'atteggiamento mentale, le convinzioni, la fame sportiva, il coraggio, l'attitudine, la forza nei pensieri che si traduce in azioni vincenti".
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