AGGIORNAMENTI
Cerca
08 Febbraio 2016 - 17:58
Gli allenatori sono pronti a voltare pagina, nel rapporto con gli arbitri, e oggi hanno annunciato una specie di rivoluzione copernicana, affidandosi alle parole e al volto segnato da tante panchine di Renzo Ulivieri, presidente dell'Aiac. L'ex tecnico toscano ha annunciato che gli allenatori non potranno più commentare l'operato degli arbitri al termine delle partite. Piccoli segnali di distensione, dopo le polemiche che hanno caratterizzato in campionato in corso, fra parole ingiuriose e accuse legate a episodi non troppo chiari, valutati in un modo anzichè nell'altro, dal fischietto di turno. La decisione presa oggi, per molti versi, può apparire clamorosa, anche in relazione a usi e costumi del calcio italiano, nel quale polemiche, discussioni, proteste e dibattiti attorno al pallone non mancano mai. Al termine dell'incontro dello stadio Olimpico di Roma, fra arbitri, capitani e allenatori di Serie A, Ulivieri ha parlato di "patto fra persone per bene" e ha aggiunto che si tratta di "una proposta che viene dagli stessi allenatori", votata "all'unanimità in pochi minuti". Il numero uno dell'Aiac ha definito quella attuale "una situazione particolarmente difficile, soprattutto nei rapporti all'esterno, con la stampa", ma non solo, "qualche volta anche fra di noi". "In un minuto ci siamo trovati d'accordo, se ci verranno fatte domande su un rigore o sul comportamento dell'arbitro, la nostra categoria ha deciso che non parlerà più. Anche perché noi possiamo parlare, ma gli arbitri invece non sono nella condizione di poter replicare alle nostre dichiarazioni", la spiegazione di Ulivieri.
"Ci sembra la scelta più giusta nei confronti di una categoria che lavora con noi per produrre questo spettacolo - il commento di Ulivieri -. Il rapporto in campo fra gli allenatori e gli arbitri? Beh, certo io non ero un bell'esempio, per questo ne parlo con una certa sofferenza. Ma è l'arbitro che decide se il comportamento dell'allenatore rispetta le regole ma, se si va oltre, c'è la squalifica. La cosa che ci sembra più importante è il dopo, semmai". "Non parlerei di bocche cucite da parte degli allenatori, questa è una brutta espressione, direi piuttosto che non dobbiamo parlare delle questioni che non ci riguardano - spiega il presidente dell'Aiac -. Noi dobbiamo tornare a parlare di calcio". Non è un diktat, ma un "un patto fra loro, non ci saranno sanzioni. A me è sembrato un patto tra persone per bene che vogliono impegnarsi per migliorare e correggere una situazione che in qualche modo si sta anche deteriorando. E magari evitiamo di mandarci a quel paese in diretta tv". L'incontro annuale con gli arbitri è stato preceduto dalle polemiche arbitrali sulla partita di ieri al San Paolo fra Napoli e Carpi: "Castori si è lamentato sul momento e credo che avesse ragione, ma a volte hanno ragione anche gli arbitri. Non è questa la questione: finita la partita, tutta la vicenda finisce lì".
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.