AGGIORNAMENTI
Cerca
21 Dicembre 2015 - 15:19
Gol di Perica a Torino
Il Torino chiude il 2015 tra i fischi dei suoi tifosi, sconfitta dall'Udinese 1-0 grazie al gol di Perica nel primo tempo. Davvero un brutto fine anno per i granata, scesi in campo con addosso i segni delle scoppole bianconere nel derby di Coppa Italia. Sorridono invece i friulani, che riscattano le sconfitte con Roma e Inter e tornano a respirare in classifica, nonostante l'espulsione di Danilo li abbia costretti in dieci nell'ultima frazione della gara.
Gioca a viso aperto l'Udinese, con il bomber di giornata schierato al posto dell'infortunato Thereau e in difesa Danilo e Felipe. I friulani scendono in campo con il 3-5-2, lo stesso modulo degli avversari, e dimostrano di non soffrire il fattore campo - quella di oggi è la quarta vittoria in trasferta per la squadra di Colantuono - pungendo subito i padroni di casa. La prima occasione ce l'ha Badu, al 7' Perica ha un'altra palla buona, ma il suo tiro è debole. Padelli respinge un missile di Di Natale e si oppone col corpo di nuovo a Perica.
La squadra di Ventura, che aveva provato a dare la scossa lasciando fuori capitan Glik e riportando l'eterno Vives in mezzo al campo, è lenta e prevedibile. Squalificato Peres, manca un giocatore in grado di saltare l'avversario e di creare superiorità numerica. Baby Baselli, superlativo a inizio anno, è stanco, Benassi non entra in partita, e l'attacco è privo di fantasia. Belotti, che oggi compie 22 anni, è il migliore in campo con il portiere Padelli, ed è tutto dire. La risposta alla debacle del derby non c'è: un tiro di Quagliarella sopra la traversa, un'altra conclusione di Belotti deviata in angolo da Karnezis e poco altro. La sosta arriva nel momento migliore per far rifiatare la squadra, ma servirà anche qualche intervento sul mercato, a gennaio, per puntellare una rosa con poche alternative.
Il gol dell'Udinese è la fotocopia perfetta del momento granata. Zappacosta cade al limite dell'area avversaria, toccato duro, e resta a terra. L'arbitro non fischia e, sul ribaltamento di fronte, Perica batte Padelli con un rasoterra dopo aver vinto un doppio rimpallo con Moretti e Molinaro. Il Torino avrebbe tutto il tempo per rifarsi, ma non sfrutta neppure la superiorità numerica per l'espulsione di Danilo, che si becca il secondo giallo per avere abbattuto Quagliarella lanciato a rete.
Una sconfitta pensate, su cui riflettere, mentre l'undici di Colantuono compie un passo importante in chiave salvezza.
Una sconfitta, frutto di un'altra sconfitta, quella con la Juventus, che non deve però cancellare un 2015 "importante". Difende il Torino Giampiero Ventura. Il tecnico granata è l'unico, con il presidente Cairo, a presentarsi ai giornalisti dopo lo 0-1 con l'Udinese e i fischi dei tifosi. "Nel derby abbiamo avuto una prestazione non da Torino, è vero, e oggi l'ambiente non era sereno - è l'analisi di Ventura -. Capisco la rabbia dei tifosi, ma questo non agevola i giocatori: la gara di oggi è conseguenza della prestazione sbagliata con la Juventus".
E, in parte, dei malumori dei tifosi, che dopo la visita al campo d'allenamento oggi hanno fatto sentire il proprio disappunto anche con un paio di striscioni. "Bruno, Annoni, Policano. Solo calci, niente strette di mano", la scritta in curva Maratona per quei saluti alla fine del derby ritenuti di troppo. "Abbiamo iniziato abbastanza bene, ma non con serenità - ribadisce il tecnico -. Si vedeva lontano un miglio: abbiamo sbagliato palle banali. Le reazioni non devono essere di pancia, per dimostrare chissà che cosa, ma devono avvenire attraverso la cultura del lavoro. Peccato perché, con il dovuto rispetto, l'Udinese era alla nostra portata".
"Oggi non ho visto un bel Toro, ma non ci sono motivi per essere contestati", sottolinea anche il presidente Urbano Cairo.
"L'annata della squadra è stata speciale - osserva - c'è stato tanto per cui essere soddisfatti. Restiamo uniti e ripartiamo insieme, approfittando di questa pausa". E magari del calciomercato: "Abbiamo un rinforzo, Maksimovic, che tornerà a gennaio. E finalmente potremo contare su Avelar, oltre che Jannson e Bruno Peres - è l'analisi di Cairo -. Se avremo delle opportunità, comunque, non ci tireremo indietro: in estate non ho ceduto giocatori che potevano partire, la volontà di rinforzare la squadra c'è".
Chiude l'anno col sorriso, invece, Colantuono. "Questo dicembre qualcosa ci aveva dato, il gioco, e qualcosa ci aveva tolto, i risultati - dice a fine partita il tecnico dell'Udinese -. Oggi ci siamo ripresi tutto con gli interessi, abbiamo fatto una gara di carattere, reggendo in dieci per oltre 25'. Sono strafelice di allenare un gruppo del genere. L'unica pecca è quella di non riuscire a chiedere le partite, ma oggi abbiamo dimostrato di avere anche gli artigli quando c'è bisogno".
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.