Coraggio, ambizione, qualità, voglia di essere protagonisti e vincere: questo chiede Paulo Sousa alla sua squadra attesa domani a Torino dalla sfida con la Juventus, la più sentita da sempre dai tifosi viola. ''Avrei voluto avere il solito tempo per prepararla ma la gara di Europa League di giovedì non ce lo ha permesso. Comunque se la Juve ha avuto due giorni in più, noi abbiamo 5 punti in più e questo mi fa felice''. Ma non è solo questo che rende fiducioso Sousa in vista di una sfida che considera ''bellissima ma anche molto difficile. Per me la Roma resta la squadra più equilibrata ma i bianconeri, purtroppo per noi, sono in salute. D'altronde per storia e cultura sanno reagire alle difficoltà e oggi che hanno ritrovato risultati e condizione sono la squadra migliore nella capacità di difendere e nella chiarezza tattica, senza dimenticare le individualità. Però la mia Fiorentina è pronta. Stiamo facendo benissimo e abbiamo tutto per competere con le migliori, senza limiti. Dunque andiamo a Torino per fare una gara da protagonisti, per vincere''. Concorda il presidente esecutivo viola Mario Cognigni che ha seguito la rifinitura in assenza del patron Andrea Della Valle impegnato all'estero: ''La Juve fa paura, è molto forte ma noi lo siamo altrettanto, siamo carichi e motivati, vincere domani significherebbe rimanere molto in alto''. Nessun dubbio da parte di Sousa, serviranno sia testa che cuore: ''Perché la prima aiuta nella concentrazione e nelle decisioni da prendere, il secondo dà la spinta''. Ma i tifosi viola, annunciati a Torino in più di 1500, confidano anche in un buon arbitraggio. ''Questo è un campionato di altissimo livello e la qualità degli arbitri è decisiva - osserva il tecnico - Ci sono società e colleghi che cercano di pressarli per raccogliere poi. Io preferisco rispettarli. Non siamo degli stupidi, però credo che dando rispetto poi lo si riceve''. La gara di domani sarà speciale per lui avendo vestito la maglia bianconera dal 1994 al 1996 vincendo scudetti, Champions e trofei. ''Se sogno di allenare in futuro la Juve? Non ho mai pensato di allenare certe squadre piuttosto che altre. Il mio obiettivo è migliorare sempre e oggi sono felice di quello che a vita mi sta dando e contento di essere a Firenze e dare tutto alla Fiorentina e ai tifosi. Quanto all'accoglienza ho sempre ricevuto rispetto ovunque sono stato, bello rivedere luoghi e persone dove si è lasciato molto di noi stessi''. Capitolo formazione: previsto il rientro fra i titolari di Kalinic (atteso il duello con Mandzukic), Ilicic, Bernardeschi e Gonzalo Rodriguez. Insomma, dentro tutti i big. ''Molti pensano che prima o poi la Fiorentina calerà ma per me lo scudetto non è impossibile - ha dichiarato Kalinic a Sportmediaset - Siamo lassù da inizio stagione e abbiamo dimostrato di saper competere con le migliori. Mandzukic? Siamo rivali con i club e in nazionale ma anche amici, ancor più da quando entrambi giochiamo in Italia''.
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