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05 Dicembre 2015 - 10:59
La Juve non si ferma più, la Lazio, invece, non riesce a rialzarsi. E, al termine dell'anticipo dell'Olimpico, gli umori negli spogliatoi sono ben diversi. "La Juve non rientra nella corsa scudetto perché siamo ancora lontani. Non bisogna guardare quello fanno le altre, ma solo a noi stessi - dice Allegri -. Dobbiamo avere in testa un tot di punti per arrivare nelle prime tre, poi se ne facciamo tutti rischieremo di vincere. E' una corsa contro i punti non contro il tempo. Ci sono tanti punti a disposizione, noi dobbiamo farne più delle altre perché abbiamo sette punti di ritardo". In tribuna era presente anche l'ex ct Lippi, il cui nome è accostato alla panchina biancoceleste di Pioli, che ora rischia seriamente. "Dimissioni? Scordatevelo, io non mi dimetto, io sono il primo responsabile ma non mollo una barca in difficoltà - dice però il laziale -. Bisogna dare di più, è stato dimostrato anche stasera che, pur essendo vogliosi, il compitino non è più sufficiente. Un ritiro? Non ho ancora parlato con il presidente e con Tare". Il successo dell'Olimpico "è un passo in avanti importante. I ragazzi hanno battuto un'ottima squadra - dice, invece, soddisfatto Allegri -, non era semplice perché venivamo da un periodo importante, c'è stato un sforzo grosso. La squadra ha fatto una partita solida, tecnicamente potevamo fare meglio in certi momenti, ma era importante portare a casa il risultato.
Così come la prossima è fondamentale per passare primi nel girone Champions perché ci toglie dal sorteggio Bayern, Real e Barcellona". Il tecnico bianconero quindi rende merito ai suoi giocatori, che hanno ottenuto la quinta vittoria consecutiva: "La squadra ha capito che per portare casa vittorie bisogna sacrificarsi e giocare tutto insieme. Bisogna continuare con i piedi ben piantati per terra". "Cinque vittorie e' un buon ruolino di marcia siamo ancora quinti o quarti ma non basta - dice Buffon a Mediaset -. Merito dei difensori e della fase difensiva ma anche degli attaccanti, Mandzukic e gli attaccanti si dannano l'anima per aiutarci, un segnale. Non dobbiamo pensare agli altri e quello che può nascere, il nostro cammino e' di crescita ed in crescita, voliamo bassi, non ci possiamo permettere voli pindarici e passi falsi". Dovranno provare a rialzarsi, invece, i laziali. "Biglia in lacrime? Bisogna capire che ci sono giocatori particolarmente attaccati alla maglia.
Penso che sia positivo, Vogliamo venirne fuori. La squadra non può starbene.Abbiamo incontrato una squadra più forte di noi. La squadra crede in quello che fa anche se è in difficoltà". Ci crede anche Marchetti: "Sono convinto che supereremo questo momento perché vedo i miei compagni tutti i giorni e non vedo un atteggiamento di menefreghismo".
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