A un passo da Draxler, a caccia di punti contro la Roma, dopo lo scivolone casalingo con l'Udinese. La Juventus sta per calare l'asso sul mercato, ma non si distrae dall'obiettivo di campo: fare punti all'Olimpico. Nel match-clou Allegri si affida ancora a Padoin, nel delicato ruolo di regista davanti alla difesa. "In assenza di Marchisio - spiega - è l'unico che coprire quel ruolo. Ho provato altre soluzioni ma tutte sarebbero un azzardo". Nessun compito nuovo, quindi, per Pogba. "Padoin ha giocato bene contro l'Udinese - prosegue il tecnico bianconero - come d'altronde tutta la squadra: parlano chiaro i 20 tiri in porta, il 67% nel possesso palla, i 10 calci d'angolo battuti. Se avessimo vinto, Padoin sarebbe stato giudicato il migliore in campo". Con un calcio alla pretattica, Allegri rivela anche: "Giocherà Dybala, dall'inizio". Ancora panchina quindi per Morata, al rientro da un infortunio muscolare. La Juve vuole puntare sul sicuro, in attesa che gli infortunati rientrino ed i nuovi si ambientino. "Non so dire se sia peggio e o meglio che il confronto con la Roma si debba giocare così presto: lo scoprirò - sorride - domani sera". Allegri sa che i giallorossi saranno più motivati che mai: "La Roma avrà il dente avvelenato, è arrivata due volte seconda e questo anno vuole vincere lo scudetto; ha tutte le carte in regola per riuscirci, ma pure noi". "L'importante però - sottolinea - è che Roma-Juve, una delle partite più importanti di tutto il campionato, sia una giornata di sport e di spettacolo, senza violenze né fuori né dentro lo stadio. Sembra banale dirlo, ma in Italia dobbiamo ancora civilizzarci". Sul piano pratico "dovremo essere bravi - è l'invito di Allegri - a giocare una partita con grande intensità perché di fronte avremo una squadra di qualità fisiche e tecniche". Allegri è pronto ad abbracciare Draxler: allo Schalke 04 andranno 32 milioni compresi i 6 di bonus, anche se l'affare non ha ancora i crismi dell'ufficialità. "L'importante - osserva Allegri - è arrivare alla chiusura del mercato e completare questa rosa con dei giocatori di qualità per non abbassare il livello tecnico della squadra, per il campionato ma soprattutto per l'Europa: in Champions se non hai tecnica, difficilmente riesci ad andare avanti". Per Llorente e Coman, infine, è addio: "la partenza di Fernando era programmata ma mi dispiace perderlo, è atleta di grande professionalità". Quanto al giovane francese "c'è stata la volontà del giocatore di andare - spiega Allegri -. Da parte mia c'è sempre stata piena fiducia, visto che l'ho fatto giocare titolare in Supercoppa e alla prima di campionato. Ma tenere giocatori contro la propria volontà è un male per la squadra".
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