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BASKET. Gallinari, "resto in America altri 10 anni"

BASKET. Gallinari, "resto in America altri 10 anni"

Gallinari

Danilo Gallinari porta il basket dell'Nba tra i padiglioni di Expo. Il cestista della Nazionale e dei Denver Nuggets ha visitato insieme alla famiglia l'Esposizione in qualità di Ambassador. Ad accoglierlo una piccola folla di fan. Accompagnato dal commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, il giocatore ha passeggiato palleggiando lungo il Decumano; qualche foto con i tifosi, qualche firma su palloni e magliette, quindi una foto in posa con il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina. Presente all'incontro anche un ospite d'eccezione: l'ex giocatore e allenatore di pallacanestro Sandro Gamba, dieci volte campione d'Italia con la maglia dell'Olimpia Milano. Una squadra in cui anche Gallinari ha militato prima di volare negli Stati Uniti, e che è rimasta nel cuore del giovane cestista, tanto da farsi tatuare la mascotte "Fiero il Guerriero". "L'Olimpia - ha detto Gallinari - è secondo me la squadra più forte. Il mio obiettivo è fare altre 8-9 stagioni in America, passare altri dieci anni lì e poi vedere come sto. Ma se dovessi tornare a giocare in Italia, potrei farlo solo a Milano". Un obiettivo più a breve termine, invece, sono gli Europei di settembre: sulla carta la Nazionale - che annovera le altre tre stelle Nba Andrea Bargnani, Marco Belinelli e Gigi Datome - è una delle favorite, ma "la verità è che a causa di infortuni o altri problemi non abbiamo mai avuto la possibilità di giocare tutti assieme e, quindi, di raggiungere risultati importanti.

Questa può essere la prima volta". La chiave del successo, secondo Gallinari, "sarà riuscire a creare una chimica infallibile sia in attacco sia in difesa, perché livello europeo conta molto il coro e meno le individualità". Sul suo ruolo in maglia azzurra Danilo non ha preferenze: "L'importante è portare a casa un risultato. Dove mi mette l'allenatore, gioco". Da tifoso "sfegatato" milanista, il giocatore di Sant'Angelo Lodigiano ha ammesso di non amare questo Milan: "Questo Milan non mi piace. Ma nella storia di una società ci sono sempre alti e bassi penso che ci risolleveremo". Quindi, un augurio alla Juve: "Sono un milanista sfegatato, ma mi auguro che sabato vinca, sarebbe come dire che tutta l'Italia vince la Champions".

Oltre che per il Milan, Danilo ha espresso la sua passione anche per la cucina italiana: "La dieta Mediterranea è la migliore. In America cerco sempre di mangiare il più possibile cibo italiano, soprattutto durante la stagione quando bisogna avere maggiore cura del proprio corpo". La rinuncia più faticosa? "Il fast food. Quando sono in aereo e vedo i miei compagni di squadra che mangiano così come sono cresciuti, è difficile resistere".

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