Allegri e la Juventus possono ancora sognare: grazie allo 0-0 di Montecarlo sono tra le prime quattro d'Europa. Per cosa si è visto nel Principato, qualche gradino i bianconeri lo devono ancora salire per sperare di fare lo sgambetto alle grandi. Il Monaco ha fatto penare per quasi tutta la partita la Juve, costretta a difendersi e, anche se di Buffon parate ne ha fatte poche, i bianconeri sono stati sempre pressione. L'uscita di pugno di Buffon, nel finale, quasi al vertice dell'area di rigore, ha scacciato l'ultima paura. L'occasione migliore, tuttavia, l'hanno avuta proprio i bianconeri: al 90' una punizione di Pirlo ha scheggiato l'incrocio dei pali; era un tiro fuori della portata di Subasic. Sarebbe stata una beffa per il Monaco, recriminando ancora, questa volta per un intervento da sospetto rigore su Kondogbia. I monegaschi escono a testa altissima dopo una stagione di Champions da ricordare, sotto gli occhi del principe Alberto, di Deschamps e Trezeguet. Gli è mancato davvero solo il gol. La Juve invece entra nelle 'final four' e vede crescere il suo fatturato stagionale europeo che ora schizza verso i 100 milioni di euro. Comunque vada a finire, un'annata coi fiocchi, anche se l'appetito vuol mangiando ed i bianconeri saranno ora animati dalla voglia di fare lo sgambetto alle grandi. La Juve ha dovuto stringere i denti, costretta a restare molto indietro e nei primi 45' è riuscita a sbucare dalle parti di Subasic solo grazie alle palle recuperate da Tevez e Morata pressando i difensori. Non è andata meglio nei secondi 45', punizione di Pirlo a parte, anche se l'ingresso di Pereyra per un Vidal partito alla grande poi caduto in confusione e di Llorente bravo a tenere la palla ha fatto salire la sqaudra di Allegri verso la porta avversaria. Nello stadio 'Louis' II i tifosi monegaschi avevano invitato i biancorossi di Jardim ad un'altra impresa: "Ecrivez l'historie" (scrivete la storia). Il Monaco ci ha provato, orchestrato da un lucidissimo Moutinho. D'altronde, che fosse tutt'altro che una passerella nel Principato lo si è capito dopo 45", quando Chiellini, scivolato ancora una volta, ha schiaffeggiato la palla con la mano per fermare l'avversario. Giallo e primo fremito per i tifosi bianconeri assiepati nella curva degli ospiti. Altro brivido l'ha fatto sentire Bernardo Silva: slalom fra quattro giocatori, salvataggio, non senza rischio, di Barzagli in angolo. Il bello dovevo ancora venire: Geoffrey Kondogbia, stessa annata di Pogba ed un talento molto simile ma non ancora del tutto espresso, dopo avere già provato due volte il gol, si è incuneato in area, stretto in sandwich da Chiellini ed Evra, ed è caduto a terra: per lo scozzese Collum niente fallo, ululati di disapprovazione nello stadio, ricordando il rigore concesso alla Juve otto giorni fa per un fallo risulttao poi, se pure di poco, fuori dai 16 metri. Ed i monegaschi hanno protestato anche per un pestone, a centrocampo, di Chiellini, già ammonito, a Moutinho: nulla di grave per l'arbitro, anche questa volta. Dopo l'intervallo, Jardim ha provato di nuovo la carta del vecchio Berbatov, il Monaco ha spinto ancora di più, la Juve ha fatto fatica a resistere alle folate del Monaco, Evra ha salvato sulla linea di porta, con Berbatov in agguato, Vidal ha rischiato di rovinare tutto con un incauto retropassaggio. In un modo o nell'altro la Juve ce l'ha fatta a resistere. Ed è tornata nelle semifinali di Champions 12 anni dopo.
Allegri: "Abbiamo trovato muro ma siamo stati bravi"
Allegri celebra la Juve tornata alle semifinali di Champions: "Siamo stati più bravi, come volevo e come avevo detto. E questo è un gruppo straordinario". Non è stato facile uscire indenni contro il battagliero Monaco, ma il tecnico bianconero invita ad approfondire prima di dare giudizi troppo severi: "Avevamo un muro davanti, quindi siamo stati costretti a fare una gara diversa, ed i giocatori l'hanno interpretata nel modo giusto. Le partite - prosegue Allegri - sono tutte uguali sono alla Playstation". Un virus influenzale ha rischiato di mettere ko Tevez: "Un'ora prima della partita vomitava ancora", rivela Allegri. Ed anche Morata ha avuto lo stesso problema appena uscito dal campo. "In più mettiamoci - aggiunge l'allenatore - che Vidal è stato tre giorni sdraiato a letto prima di partire per Montecarlo e che Pirlo ha giocato 3 partite in una settimana dopo essere stato fermo 50 giorni". Il 'parterre de roi' delle semifinali offre davvero poche chance di scelta: "Se proprio dovessi evitarne una dico i tedeschi - spiega Alleegri - il Real spero di incontrarlo in finale, quindi rimane solo il Barcellona". Il passaggio di turno così sudato "ci fa godere ancora di più - dice Buffon - .Volevamo a tutti i costi andare avanti in Champions, l'occasione era ghiotta, volevamo fare qualcosa di importante. Oggi c'era molta più tensione rispetto a Dortmund: sapevamo che il Monaco era la squadra difficile e che ogni errore lo avremmo pagato. Un po' di tensione ci ha attanagliato". Anche Bonucci evidenzia i problemi della serata: "Ci è mancato un po' di coraggio e di personalità. Tecnicamente abbiamo sbagliato tanto e stasera ci ha aiutato la fortuna anche se non era facile giocare contro questo Monaco. Il lato positivo è aver centrato la semifinale, ma non deve essere un punto di arrivo. Dobbiamo tornare a credere in noi stessi perché stasera potevamo fare meglio. Dobbiamo continuare a sognare e a crederci ancora di più. Abbiamo centrato il nostro obiettivo minimo e adesso verrà il bello: giocheremo la semifinale per vincerla. Chi vorrei evitare?Sono tre grandissime squadre - risponde il difensore bianconero: è vero, il Bayern Monaco ha annientato il Porto dopo essere stato sconfitto all'andata 3-1 ma ormai il livello è altissimo".
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