Coraggio e orgoglio. Sono i due ingredienti che non possono mancare domani all'Udinese se vuole provare a fare lo sgambetto alla Juventus e riaprire il campionato. Il suo mister Andrea Stramaccioni ne è consapevole, intenzionato com'è a centrare un risultato positivo che al Friuli ormai manca da un po' di tempo, sfruttando "il trend di prestazioni positive intraprese dalla partita con l'Inter e tolto il passo falso con il Verona". Il valore dell'avversario non è in discussione, è la squadra più forte d'Italia. Ma l'Udinese non ha nulla da perdere: "Possiamo fare la nostra partita - ha detto oggi Stramaccioni - consapevoli che ci saranno dei momenti in cui l'Udinese si troverà chiusa nella sua area, ma dovranno essercene altri in cui dovremo fare la nostra partita. E' ovvio che il valore delle squadre è differente, ma anche noi proveremo a fare qualcosa di diverso. E' questo il bello del calcio". La chiave tattica si giocherà nel centrocampo. Gli interni della Juve sono quelli che preoccupano di più, ma anche Tevez che gioca fuori ed è un centrocampista aggiunto di incredibile qualità, difficilissimo da marcare: "E' bravo a giocare anche a 25 metri dalla porta. Non dovremo mai perderlo dai radar, anche quando si abbassa. I difensori non dovranno aver paura di andare anche oltre la loro zona di competenza". L'argentino è stato anche uno dei principali artefici della vittoria della Juve all'andata allo Juventus Stadium, quando l'Udinese, nei primi 45 minuti ha fatto la peggior prestazione di questo primo scampolo di campionato. La duttilità tattica, elemento che contraddistingue la Juve di Allegri da quella di Conte, che finora ha già cambiato tre schemi di gioco, potrebbe far scendere in campo a Udine la Vecchia Signora con una difesa a tre, anche se spesso hanno giocato a quattro. Secondo il mister dei friulani "per tenere testa alla Juve non si può concedere sempre a loro l'iniziativa. Non si pretende la vittoria, ma di giocare alla morte". In credito con la fortuna, dopo le ultime discusse decisioni arbitrali che hanno visto la sua Udinese penalizzata, Stramaccioni non fa polemiche sulle scelte arbitrali: "Gli errori ci saranno sempre. Domani arbitrerà Gervasoni, che per noi è un arbitro fortunato, con lui come direttore di gara abbiamo battuto l'Inter a Milano". Infine uno sguardo al mercato, con l'addio di Muriel e l'arrivo di Perica: "Faccio un in bocca al lupo a Luis, perché in questi mesi con me è sempre stato disponibile. Poteva utilizzare qualche parola di ringraziamento all'Udinese. Se è nel grande calcio è perché l'Udinese lo ha lanciato. Sono sicuro lo farà alla prossima intervista. Sono contento del gruppo che ho a disposizione. E' con questi giocatori - conclude - che costruiremo il nostro campionato".
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