Cerca

CALCIO. Condanna granata, ma tutti più responsabili

CALCIO. Condanna granata, ma tutti più responsabili

Pessotto Gianluca

Prima la rissa in campo tra i giocatori, poi gli insulti e le minacce dei tifosi dagli spalti. La violenza non risparmia neppure il calcio giovanile. L'ultimo episodio in occasione del derby Primavera di Coppa Italia tra Torino e Juventus, macchiato dai vergognosi improperi che un gruppo di tifosi granata ha vomitato addosso al dirigente del settore giovanile bianconero Gianluca Pessotto. "Suicidati, buttati, ammazzati": parole pesanti, che il Torino non ha esitato a condannare. "Sono inaccettabili - dice il responsabile del settore giovanile del club, Massimo Bava -. Ma, anche se non è una giustificazione, i nostri tifosi sono stati provocati. Ci vorrebbe maggiore responsabilità da parte di tutti". A denunciare il caso un video, che in poco tempo ha fatto il giro del web, postato oggi dal gruppo delle giovanili della Juventus. Immortala Pessotto che esce dal campo Don Mosso di Venaria Reale, al termine della stracittadina giovanile vinta dai bianconeri per 1-0, sommerso dai fischi e dagli insulti di un gruppetto di tifosi granata. L'ex terzino, che prima di iniziare la lunga e fortunata carriera in bianconero ha indossato anche la maglia del Toro, prova a zittire la protesta. Poi il dirigente bianconero, che qualche anno fa tento il suicidio, viene preso sottobraccio e accompagnato fuori dal campo. "Per amore di verità, bisogna dire ciò che quel documento filmato non fa vedere - afferma all'ANSA il dirigente granata Bava-: anche se non è una giustificazione, i nostri tifosi a fine partita sono stati provocati, offesi e derisi da alcuni giocatori della Juventus". Nel filmato, inoltre, non si vedono i giocatori granata che 'scortano' Pessotto fuori dal campo per poi andare verso i loro tifosi a chiedere di smetterla con quei cori beceri. "Quello che è successo sabato non si deve più ripetere - ribadisce Bava -. Ne ho parlato sin da sabato con Gianluca (Pessotto, ndr), alla presenza di carabinieri e funzionari della Digos, ricordandogli che noi prima di essere dirigenti sportivi siamo degli educatori. Quando si giocano partite così significative, occorre sapere vincere e saper perdere". "Purtroppo questo è un episodio che non fa bene - rincara la dose il direttore generale del Torino, Antonio Comi -. Da più parti c'è una maleducazione diffusa e tutti, dai calciatori ai dirigenti, devono contribuire con maggiore responsabilità a dare l'esempio e ad educare i ragazzi". Intanto, per la rissa in campo i giocatori di Juventus e Torino, Sergio Buenacasa Alba e Simone Monni, sono stati oggi squalificati dal giudice sportivo per tre giornate a testa.  
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori