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CALCIO. Il Toro è poca cosa. La Roma riprende a correre

CALCIO. Il Toro è poca cosa. La Roma riprende a correre

Tifosi del Toro (foto archivio)

La Roma risponde ai 7 gol della Juve con il Parma segnandone tre al Torino e rimanendo nella scia dei bianconeri, e quindi a -3 dalla vetta. Ma è stata una vittoria che, pur riportando il sereno dopo la doppia 'sbornia' con il Bayern Monaco e la negativa prestazione del San Paolo, ha sottolineato l'attuale pochezza tecnica del campionato italiano, dove campioni d'Italia e Napoli a parte, la Roma - anche lei partecipante al festival delle terze maglie e quindi in campo con quella color bronzo - sembra non avere rivali e quindi le basta giocare un tempo per imporsi contro avversari così modesti. E questo dopo tre partite trascorse senza segnare, a Genova con la Samp e poi a Napoli e a Monaco. Ma il Torino è ancora quello che ha perso a Helsinki, ovvero poca cosa, e più di tanto non può fare nonostante l'impegno di Quagliarella, Peres e Darmian, gli unici che tentino di elevarsi dal grigiore generale. L'espressione perplessa del presidente Cairo in tribuna d'onore è il miglior commento alla prestazione dei suoi. Nonostante la serata che dovrebbe riportare la serenità generale in casa romanista non mancano comunque le sfumature polemiche, come quando Ljajic, dopo aver segnato il gol del 3-0 con un bel destro da fuori area si volta verso il pubblico, anzi la tribuna stampa, e fa il verso "state zitti", un po' come fece Roberto Mancini nell'Europeo del 1988, mentre capitan Totti, sempre da elogiare per l'impegno, dimostra quanta voglia abbia ancora di giocare e visibilmente non gradisce la sostituzione al 65', quando Garcia lo avvicenda con Destro. Il tecnico tenta di scherzarci sopra e di consolarlo, ma il n.10 non ricambia l'abbraccio e imbocca direttamente la via degli spogliatoi. Non sembra il caso di drammatizzare, i campioni veri sono fatti così e Totti è uno di quelli che, a onta dell'età, vorrebbe giocare sempre, anche se non potrà farlo dopo la sosta, contro l'Atalanta: in diffida, si è fatto ammonire dopo appena dieci minuti per un fallo su Peres. La partita è stata subito in discesa per il team di casa, grazie alla rete di Torosidis arrivata all'8', quando il greco è stato pescato in area da Totti con un assist dei suoi e non ha sbagliato al cospetto di Gillet. Il raddoppio al 27' con Keita, uno dei migliori in campo e solito ottimo 'metronomo' del centrocampo: perfetto il suo sinistro dopo il tocco di Gervinho e la sponda di Pjanic, che sei minuti prima, su punizione dal limite, aveva centrato in pieno la traversa. Lo stesso Pjanic, un minuto dopo il 2-0, sfiorava la terza segnatura con una conclusione su cui il Toro si salvava di un soffio. Poco dopo, al 30', altra occasione, stavolta sprecata da Ljajic che, a porta vuota, non arrivava sul cross di Gervinho. La cosa più bella la faceva Totti al 38' con un 'cucchiaio' da venti metri, con Gillet fuori dai pali, che finiva fuori ma che se fosse entrato avrebbe fatto 'impazzire' il pubblico. Nemmeno un minuto dopo, ancora Totti show con un assist spettacolare per Gervinho, non sfruttato dall'ivoriano, a volte troppo confusionario. La ripresa era quasi pura 'accademia', con il Torino che non credeva nell'impresa e vivo solo in una circostanza, quando al 27' Peres costringeva De Sanctis ad impegnarsi in una bella parata con cui deviava in corner il tiro del rivale. Per il resto, a parte la faccia di Totti al momento della sostituzione e i soliti cori di qualche idiota contro i napoletani, l'immagine che rimane è quella di Strootman, tornato in campo (per gli ultimi 10') dopo lo stop di otto mesi. Anche per questo la serata della Roma che ha ripreso a correre è di quelle da ricordare.
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