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A Busano un impianto di illuminazione nuovo dilazionato in quattro anni

A Busano un impianto di illuminazione nuovo dilazionato in quattro anni

Il Sindaco Giambattistino Chiono

L’Amministrazione Comunale avvia il restyling complessivo dell’impianto di illuminazione pubblica. Utilizzando un metodo diverso dal solito. In tempi di crisi ci si ingegna e così il Sindaco Giambattistino Chion, con la collaborazione del consigliere Ornella Pomatto, ha cercato e cercato e, alla fine, è riuscito a trovare, tramite apposito bando, una ditta che ha concesso all’ente la dilazione del pagamento in quattro anni. La 2P Impianti con sede in Valle d'Aosta ha presentato l'offerta più vantaggiosa, aggiudicandosi l’appalto, con un sette per cento di ribasso. I lavori inizieranno nei prossimi giorni per concludersi entro il mese prossimo: saranno sostituiti 270 pali illuminanti obsoleti per un costo di 149mila euro. L’intervento anche la messa a norma di undici quadri elettrici.

“Era un’opera necessaria – spiega Chiono -. L'attuale impianto di illuminazione, infatti, è obsoleto e comporta un consumo esagerato con una spesa che incide sul bilancio per circa 70mila euro l’anno“. Il comune ha contattato le aziende per affidare la gestione e la manutenzione, inclusa la messa a norma e gli adeguamenti tecnologici e all'avanguardia affidando l'incarico al tecnico Massimo Zenerino per operare una fotografia attuale di tutto l‘impianto, via per via, per tipo di lampade, potenza e esigenze, in modo da capire cosa si poteva sostituire e cosa recuperare.

“L’inserimento di sistemi a led e la messa a norma con le moderne tecnologie- sottolinea chiono - consentiranno un risparmio del 50 per cento, con una previsione di spesa annua soltanto più di 35mila euro. Il Comune pagherà in quattro anni (circa 37mila euro l’anno). Dati alla mano questo vuol dire che in questi primi quattro anni verrà spesa ancora la stessa cifra e il risparmio arriverà a cominciare dal quinto anno. Ritengo che sia un'idea semplice capace di produrre un intervento significativo. Abbiamo scelto questo metodo per uscire dalla morsa della crisi economica e del Patto di stabilità che vincola le risorse comunali con il risultato che è possibile utilizzare soltanto le risorse correnti, (tanto è vero che molti interventi, già finanziati a bilancio, sono fermi perchè non possiamo toccare i fondi destinati ad investimenti). Non potevamo appellarci agli enti superiori da cui arrivano sempre meno contributi per cui abbiamo cercato una soluzione con le nostre forze“.

                                 
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