E’ molto soddisfatta Patrizia Bugnano. Finalmente, grazie al suo interessamento, qualcosa inizia a muoversi per la Chiesa Parrocchiale di Brozolo. E’ da diversi anni che la comunità di Brozolo sta cercando di portare avanti alcuni lavori di manutenzione della Chiesa parrocchiale ma, sino ad oggi, nulla si era concretamente mosso. Come siete riusciti a smuovere le acque? “Alcuni cittadini mi hanno interessata del problema qualche tempo fa ed io ho interessato direttamente la Curia di Casale Monferrato, dopo essermi confrontata con Don Piero. Ho valutato che fosse importante coinvolgere il Vescovo su una iniziativa di questo genere, ho spiegato l’importanza per il nostro territorio di salvaguardare una realtà come la Chiesa parrocchiale. Oltre cento cittadini hanno sottoscritto una lettera che abbiamo indirizzato al Vescovo con la quale abbiamo richiesto il suo interessamento e lui ha dato massima disponibilità. Grazie poi alla disponibilità del Vicario generale Monsignore Antonio Gennaro abbiamo iniziato un percorso che, se tutto andrà per il meglio, dovrebbe vedere iniziare i lavori di manutenzione alla fine del prossimo anno. Il percorso è piuttosto complesso ma l’Ufficio tecnico della Curia sta seguendo la parte progettuale e, una volta approntato il progetto ed avuto il benestare delle Belle Arti, potremo andare alla ricerca dei fondi. Alcune idee sono già in campo. Fino a che non avremo tutte le risorse non partiremo con i lavori ma la partenza fa ben sperare. La Parrocchia, oltre ad essere un punto di riferimento importante per la comunità, riveste, per le sue preziosità, una importanza storico culturale e può diventare occasione di promozione turistica del territorio. Voglio ringraziare i cittadini di Brozolo che hanno interesse al problema della Chiesa, specie quelli che stanno costituendo il consiglio pastorale parrocchiale perché loro saranno un punto di riferimento importante anche per questa iniziativa”. A Brozolo non c’è anche l’asilo Don Sorisio? “Sì è una struttura molto bella ed importante, oggi piuttosto malandata ma non irrecuperabile. L’asilo è stata una realtà importante per Brozolo e sarebbe bello poterlo recuperare perché potrebbe essere punto di riferimento per giovani e meno giovani. Anche su questo la Curia si è detta possibilista nel senso di accompagnare e valutare un percorso di ricerca di possibili soluzioni di ristrutturazione”. Partendo dalla Chiesa e dal recupero dell’Asilo, quale potrebbe essere il futuro di Brozolo? “Brozolo, come tutte le piccole realtà, deve valorizzare le sue peculiarità naturali, culturali, di tradizione. Credo che nel nostro territorio ci siano tutte le condizioni per una valorizzazione turistico-culturale. Brozolo deve essere un luogo dove è bello vivere e far vivere i propri figli. In questi ultimi anni, la comunità di Brozolo ha visto molti nuovi arrivi, in tanti hanno scelto di abitare qui per la natura e la tranquillità, sta a noi promuovere sempre di più il territorio e creare qualche servizio in più”. Con l’istituzione della città metropolitana i piccoli comuni non rischiano di scomparire? “Effettivamente questo rischio c’è. Se il testo di legge non subirà modifiche, la fase costituente della città metropolitana sarà guidata dal Sindaco della città di Torino ed entro la fine del 2014 verrà approvato lo Statuto dall’assemblea dei sindaci. Il problema è che in questa prima fase che però è la più importante il voto del torinese varrà di più di quello dei piccoli comuni sparsi sul resto del territorio e questo è preoccupante. E’ importante che chi amministrerà i piccoli comuni nei prossimi anni sappia farsi valere e si sappia imporre altrimenti l’emarginazione sarà inevitabile”. Cosa potrebbero fare i piccoli comuni? “Se io fossi Sindaco di un piccolo comune chiamerei a raccolta tutti i colleghi per promuovere iniziative comuni; in questo caso il superamento dei campanili e la concordia istituzionale fra piccole comunità servirebbe a creare uno zoccolo duro per non farsi fagocitare dall’area del torinese. Questo per incidere un domani nella pianificazione territoriale di area vasta che la città metropolitana porterà con se, a livello di servizi, mobilità, gestione dei rifiuti e della rete idrica, etc...”.
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