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06 Novembre 2020 - 11:24
“Le bugie e la propaganda fine a se stesse non si esauriscono”.
Commenta così il sindaco Paolo Bodoni l’intervento di Alternativa Civica sui costi del nuovo centro medico di via Salerno.
“Le diverse interrogazioni presentate da Alternativa Civica (pienamente legittime) - spiega il sindaco - pretendevano uno sforzo enorme per gli uffici, cioè raccogliere le tante deliberazioni e determine emanate in questi 3 anni per la costruzione della nuova struttura sociosanitaria di via Salerno 9. Inoltre, periodi di ferie e malattia dei funzionari hanno impedito una puntuale e precisa risposta che è arrivata comunque spiegando alla lista di Deluca le motivazioni di tali ritardi (motivazioni, che a quanto pare, non ha compreso)”.
Ed ecco spiegato il motivo del ritardo con cui sono arrivate le risposte alle interrogazioni presentate.
Poi Bodoni prosegue: “La propaganda circa la costruzione della nuova casa della salute di Brandizzo termina con la lettura degli atti pubblici che dal 2017 si sono succeduti nel percorso burocratico della sua attivazione.
Comincio con la delibera di giunta comunale 142/2017 del 28.8.2017 che diede in parte il là al percorso che ci ha portati all’apertura del centro sociosanitario il 5 ottobre scorso.
Quella delibera prevedeva di approvare il finanziamento dell’opera, opera diversa da quella attualmente in essere, e precisamente: non era previsto l’ampliamento della zona dedicata al volontariato sociosanitario; non era previsto il costo degli impianti e tramezze zone asl e volontariato;
Non era prevista la sistemazione dell’area esterna, comprensiva della recinzione; non erano previsti gli adeguamenti strutturali alla pandemia in essere.
Il costo di quel progetto parziale fu di 750 mila euro, per gran parte finanziati da benefattori brandizzesi (450 mila euro e non 560 mila come afferma Deluca).
Negli anni seguenti la progettazione finale e i lavori di adeguamento alla pandemia di oggi, hanno portato il costo definitivo a 1.280.000 euro, di cui 638 mila donati da benefattori brandizzesi.
Nell’ultima seduta consiliare una variazione di bilancio ha stanziato ancora 60 mila euro per adeguamenti esterni utili ai cittadini che si recheranno alla struttura, ma vedremo se e come usarli nel prossimo futuro.
A conti fatti, e guardando soli i nudi costi senza contare i benefici per i servizi sociosanitari a favore dei brandizzesi, il costo complessivo a carico della Comunità è stato pari a 702 mila euro, con un aumento del patrimonio comunale pari a 1.280.000 euro e introiti mensili, a regime, di affitto locali della casa della salute e bar, da parte di asl e privati (tramite bando).
In sostanza la struttura alla Comunità brandizzese costerà poco o nulla all’anno, tenendo presente i servizi che lì sorgeranno e gli spazi lasciati liberi in piazza Tempia, spazi da dedicare alle associazioni culturali di Brandizzo (es. Unitre, associazioni musicali, Memo, Pro Loco, Africa Mission Possible, Arte e Cultura), che finora non avevano spazi comunali adeguati per le loro attività associative.
Inoltre, le opposizioni consiliari prima di scrivere inesattezze dovrebbero magari far fare una perizia (da esperti) dei locali di via Salerno e dire pubblicamente quella struttura quanto dovrebbe essere costata (700 mq di spazi coperti al piano terreno e rialzato, 300 mq al piano seminterrato, parcheggi per 50 posti auto compresi quelli dedicati ad ambulanze e disabili), con una pannellatura del tetto di fotovoltaico per un risparmio energetico previsto.
Insomma una costruzione al passo con i tempi e moderna, per nulla costata l’80% in più del previsto, ma con costi contenuti e previsti da tutti i capitolati e previsioni di spesa.
La povertà costruttiva enunciata da Deluca e soci offende i tecnici comunali e non, che hanno contribuito con il loro faticoso lavoro alla costruzione della struttura, risultata accogliente (a detta dei pazienti), spaziosa e utile alla cura delle persone che lì si recano per ora solo per i medici presenti (il dott. Pane ha rifiutato di essere presente) e il ritiro referti, ma che già con la prossima campagna vaccinale antinfluenzale e il peggioramento della situazione pandemica, darà dimostrazione della sua efficienza ed efficacia in termini di spazi adeguati per visitare e assistere i cittadini brandizzesi.
Non scendo così in basso a ribattere alle “battute” di poco spirito sulle targhe da mettere sulla struttura.
E’ logico che tutta la Comunità ha contribuito alla costruzione di un bene che rimarrà per sempre di tutta la Comunità, ma alcuni cittadini hanno comunque ceduto parte dei loro beni a favore di tutti.
Non dimentico neanche la disponibilità dimostrata dalle associazioni brandizzesi, in primis Pro Loco e Una Finestra su Brandizzo”.
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