Cerca

BRANDIZZO. Inquinamento: il sindaco, "Accertato il disastro, ora si applichi la direttiva Seveso"

BRANDIZZO. Inquinamento: il sindaco, "Accertato il disastro, ora si applichi la direttiva Seveso"
"Il disastro è stato accertato". Queste le prime parole del sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni al termine del vertice che si è tenuto oggi pomeriggio in Comune a Volpiano. Al tavolo c'erano tutti: rappresentanti della Prefettura, della Regione, di Città Metropolitana, dell'Arpa e dei tre comuni inquinati dagli idrocarburi provenenti dall'Eni: Volpiano, Brandizzo e Settimo Toriese. Quel che è certo è che lo stabilimento di Volpiano è, per sua stessa natura, sottoposto alla cosiddetta direttiva "Seveso" in materia di prevenzione dei grandi rischi industriali. "Altrettanto chiaramente - spiega Bodoni - è emerso che i responsabili dell'impianto di Volpiano dovevano comunicare subito quanto avvenuto. Invece siamo stati noi a dare l'allarme e poi a chiedere il loro intervento". Ancora allo studio le cause che hanno portato allo sversamento delle sostanze. Secondo i responsabili dell'Eni tutto sarebbe avvenuto per l'esondazione del torrente Bendola anche se i sindaci di Volpiano e di Brandzzo, presenti a monitorare il fiume durante le ore dell'allerta, escluderebbero che sia andata così. La cosa più importante in questo momento sono i primi risultati dell'Arpa. "L'acquedotto non è stato interessato dall'inquinamento. Si può tranquillamente bere l'acqua del  rubinetto" dichara il sindaco di Brandizzo che poi aggiunge: "In via precauzionale, invece, si sconsiglia di bere l'acqua dei pozzi. I controlli non sono ancora stati fatti e per questo motivo non posso emettere un'ordinanza, ma suggerisco caldamente di non utilizzare quell'acqua neppure per innaffiare". Resta, invece, l'ordnanza che vieta di utilizzare l'acqua presente sui campi, di non abbeverare gli animali e di non utilizzare i prodotti dei terreni contaminati.
Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edicola digitale

Logo Federazione Italiana Liberi Editori