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BRANDIZZO. Proposta in Consiglio la question time al cittadino

BRANDIZZO. Proposta in Consiglio la question time al cittadino

Ieri sera, in Consiglio, è stata proposta da Alternativa Civica una mozione per l’istituzione del “Question time del Cittadino”, un momento di confronto diretto e pubblico tra Amministrazione e Cittadini.

Il “Question time del Cittadino” è uno strumento partecipativo attraverso cui i cittadini pongono quesiti all’Amministrazione Comunale, con risposta immediata nei 30 minuti prima dell’inizio del Consiglio Comunale vero e proprio, per ricevere informazioni e chiarimenti su tutto ciò che concerne la vita pubblica di una comunità, ponendo domande o avanzando richieste di chiarimento e proposte direttamente ai singoli amministratori di maggioranza e minoranza o alla giunta.

La coordinatrice cittadina Antonella Multari: “Sicuramente la distanza tra cittadini, politica e istituzioni è molto ampia e proprio per questo abbiamo presentato questa mozione.

Vero che i cittadini brandizzesi possono assistere ai Consigli Comunali, tuttavia devono stare in silenzio e non gli è data la possibilità di presentare domande o richieste direttamente durante tali incontri. Possono farlo in separata sede, durante gli orari di ricevimento, ma questo tipo d’incontro non dà garanzie totali di trasparenza e pubblicità.

Speravamo fortemente che tutta l’amministrazione approvasse la nostra mozione”.

Il capogruppo Giuseppe Deluca: “Si tratta di uno strumento partecipativo attraverso cui i cittadini pongono quesiti all’Amministrazione Comunale, con risposta immediata nei trenta minuti prima dell’inizio del Consiglio Comunale vero e proprio, per ricevere informazioni e chiarimenti su tutto ciò che concerne la vita pubblica della comunità. Ovviamente, i trenta minuti di Consiglio aperto saranno regolamentati: in vista di ogni seduta, chi vorrà intervenire, ponendo domande o avanzando richieste di chiarimento e proposte al sindaco, a un assessore o a un consigliere comunale di maggioranza o

di minoranza, dovrà depositare il testo dell’intervento in Comune nei giorni precedenti il Consiglio e dovrà, inoltre, essere presente durante la seduta per leggere di fronte a tutti il quesito.

Detto strumento ha lo scopo, da un lato, di favorire la partecipazione del cittadino alla vita dell’ente, dall’altro, di consentire a chi amministra di conoscere le posizioni, le critiche, i suggerimenti, le istanze

provenienti dalla cittadinanza.

Già molti comuni italiani si sono dotati con successo di questo strumento, ottenendo risultati incoraggianti

anche dal punto di vista dell’efficacia e dell’efficienza dell’azione amministrativa”.

Nel corso del consiglio comunale che si è tenuto lunedì sera, però, l’amministrazione ha bocciato la proposta di Deluca. A spiegarne i motivi è stato il capogruppo Alessandro Barbera: “E’ inutile - spiega - abbiamo già approvato l’adozione di un’App che entrerà in funzione a breve, che permette al cittadino di interagire con l’amministrazione. Si chiama Smart City. Un canale in più  rispetto ai canali già esistenti. Perché i cittadini che vogliano presentare domande a sindaco, assessori o al consiglio, hanno già degli strumenti: c’è l’Urp, c’è il sito internet del comune e presto questa nuova App scaricabile sullo smartphone. Inoltre riteniamo che l’istituzione della “Question time del cittadino” sminuisca la figura del consigliere che è la figura deputata a trasmettere in Consiglio le domande, i dubbi o le richieste che la cittadinanza presenta. Infine non dobbiamo trascurare che questo nuovo istituto andrebbe ad aumentare il carico di lavoro degli uffici comunali”. Oltre ad Alternativa Civica, hanno votato a favore anche Germana Boffo e Serena Sasanelli.

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