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BRANDIZZO. Il Ministero boccia la rotonda

Alla fine è dovuta intervenire Roma per dire che in quella doppia rotatoria che manda in tilt il traffico su via Torino, qualcosa non va. I funzionari del Ministero dei Trasporti hanno preso baracca e burattini e sono venuti, circa un mese fa, a misurare quell’intersezione nella quale i tir continuano a restare incastrati e i pulman sono costretti a passare sui cordoli.

A farli mobilitare è stata una segnalazione della Polizia Stradale di Torino per l’esposto presentato dal comitato cittadino per la messa in sicurezza della rotonda guidato da Rino Sinopoli e dal consigliere di Alternativa Civica Giuseppe Deluca. I due, in questi mesi, non hanno trovato pace: hanno raccolto firme, fotografato camion finiti sui marciapiedi, la segnaletica divelta, presentato due esposti (al Prefetto e alla Procura di Ivrea) e Deluca si è pure trovato ad improvvisarsi civich, per far riprendere la circolazione quando il nodo di traffico non si riusciva a sbrogliare. A distanza di un mese dall’arrivo dei funzionari ministeriali è arrivata la relazione, un parere di ben 6 pagine in cui vengono bacchettati sia Rfi che l’amministrazione brandizzese.

Innanzitutto si sottolinea che la portata degli interventi effettuati da Rfi per l’abolizione dei passaggi a livello “avrebbe meritato una pianificazione territoriale ed un coordinamento quanto meno a livello provinciale onde trasferire sul territorio la maggior sicurezza e fruibilità della circolazione evitando l’esecuzione delle opere strettamente necessarie senza alcuna analisi preventiva dell’impatto e delle conseguenze sul traffico di ogni singolo comune. Manca uno studio sull’impatto ambiuentale delle opere progettate e l’analisi sui prevedibili flussi di traffico post intervento dal quale sarebbe emersa l’inidoneità di scaricare su via Torino parte del traffico di Brandizzo nord e quello proveniente dalla tangenziale tramite via Volpiano”.

Il Ministero non si capacita, poi, del fatto che su quell’incrocio passino i camion: “L’incrocio era già gravato del traffico pesante consentito inspiegabilmente per accedere alle aziende EdilBisello e Pegaso Servizi”. Ma c’è di più: nella richiesta di modifica dell’intersezione ad otto progettata da Rfi, l’amministrazione brandizzese  si dimenticò di segnalare ai progettisti di Rfi di aver consentito il traffico nel centro cittadino ad autobus, caravan e torpedoni, ma anche a veicoli pesanti, superiori agli 11 metri”. Per il Ministero, la modifica del progetto originario voluta dal Comune, non ha risolto il problema “avendo comunque ristretto gli spazi di manovra e creato una segnaletica confusa e di difficile comprensione”. Ed ecco le conclusioni del Ministero: “Quanto realizzato presenta profili di conflitto con la normativa tecnica di riferimento. Per alleviare e ridurre l’impatto negativo delle opere realizzate, si potrebbe valutare l’opportunità di regolare il traffico proveniente da via Barra con l’obbligo di fermarsi e dare la precedenza a via Torino e conservare la sola rotatoria a nord su via Torino. Tale soluzione, peraltro, ripristinerebbe la distanza minima consentita tra l’intersezione ed i passi carrai di via Barra all’uscita del sottopasso. Tale soluzione, peraltro, ripristinerebbe la distanza minima consentita tra l’intersezione ed i passi carrai di via Barra”. Per il Ministero, insomma, basterebbe togliere una rotondina e mettere un semaforo: “Nel caso di volumi di traffico importanti, si potrebbe regolare il traffico proveniente da via Barra su via Torino con un normale impianto semaforico, opportunamente temporizzato ed adeguatamente distanziato”. Soddisfatto Rino Sinopoli: “Il Ministero ha confermato tutte le nostre perplessità e preoccupazioni sulla pericolosità della doppia rotatoria; la relazione del Ministero certifica, infatti, che l’intersezione non è a norma.

Nella relazione i funzionari del Ministero mettono nero su bianco che a rendere pericolosa l’intersezione sono state le modifiche richieste dall’assessore Fulio Merlo”.

Un giorno felice anche per Giuseppe Deluca: “Oltre agli esposti presentati da Alternativa Civica e dal Comitato Cittadino, era stata fatta una raccolta firme molto sentita dalla popolazione per la messa insicurezza dell’incrocio dove migliaia di cittadini avevano aderito. La responsabilità della situazione di pericolosità e di mancato rispetto delle norme vigenti che sono state riscontrate dal Ministero dei Trasporti è solo dell’assessore Merlo, del sindaco Buscaglia e della sua maggioranza”.

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