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BOSCONERO. Ferro si "allarga" su fb. Massa minaccia querele

Ma da quando in qua Renato Ferro è diventato portavoce della maggioranza? Mai accaduto. Eppure, da quando il consigliere è stato “promosso” assumendo la carica di assessore in giunta, con delega ad agricoltura e lavori pubblici, pare che abbia anche cominciato ad allargarsi… Se non dentro il palazzo municipale (è piuttosto silente durante i consigli), ha preso il largo senz’altro sui social network. E’ qui, sulla piattaforma virtuale, che qualche settimana fa si si è consumata una lotta verbale tra Ferro e il consigliere di minoranza Ferruccio Massa. Ad accendere la miccia alcune fotografie postate da Massa sul gruppo “Sei di Bosconero se…” relative agli eventi atmosferici di novembre. “Stasera non è consigliabile andare ai Murazzi…”. Un semplice consiglio. Apriti cielo. L’intrusione su fb ha prestato il fianco agli attacchi di Ferro: “mentre ci sei ti puoi buttare anche tu”. Il carteggio virtuale è proseguito con Ferro che ha additato l’eleganza e l’educazione di una persona che riveste il ruolo di amministratore pubblico, ironizzando sull’ “istigazione al suicidio” contenuta nel commento. “Il linguaggio è veramente minaccioso ed intimidatorio” constata Massa che ha proposto anche una riflessione sul ruolo delle minoranza ed ha avvisato di aver già contattato dei legali. Ha messo così in guardia Ferro dal formulare ancora post diffamatori. La discussione è morta lì. E’ morta su facebook ma è continuata in paese. Nei giorni scorsi è tornata al mittente, ovvero a Massa e Duretto, una delle lettere che i due avevano inviato a tutti i consiglieri comunali, mettendo nero su bianco alcune loro osservazioni al bilancio. “Questa lettera mettetevela in quel posto fino in fondo” è scritto sulla busta della copia. Proprio la copia che era stata indirizzata a Renato Ferro. Difficile immaginare che possa essere stato qualcun altro, se non lui, a scrivere quel messaggio. In consiglio comunale non se n’è discusso. Duretto e Massa, han semplicemente domandato al sindaco se fosse soddisfatta del suo operato. La risposta è stata ovviamente positiva ma impregnata anche di un pizzico di fastidio e di ironia. “Mi compiaccio per gli errori di ortografia - ha premesso nel rispondere il primo cittadino Paola Forneris -, segno che tutti sbagliano, anche i migliori”. Ha messo i puntini sulle “i” sul fatto che l’interrogazione sia pervenuta sprovvista di firme autografe. “Ma vogliamo essere magnanimi - ha commentato Forneris - perché teoricamente non potremmo accoglierla. L’assessore ha la delega dal gennaio 2015. Volete un punteggio in voti o basta il sufficiente? Sono molto soddisfatta e l’Amministrazione non ha mai istituito la figura del portavoce”.
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