Borgofranco
Baruzzi Vincenzo, Pascuzzi Francesco e Casale Giulia
Borgofranco è tornato indietro di dieci anni. Chi si spacciava come la "novità" ora, a nemmeno due anni dalla vittoria alle urne, giocata sulla contrarietà al pirogassificatore, mostra l'altra faccia della medaglia. E l'altra faccia ha innanzitutto il volto e il nome dell'ex sindaco Vincenzo Baruzzi, nominato assessore esterno nel mese di febbraio, in seguito alle dimissioni presentate quasi simultaneamente da Giuseppe Accattino, che deteneva la delega al bilancio, e da Jacopo Pitti, rimasto come semplice consigliere. La maggioranza è ai ferri corti. Su questo non c'è dubbio. Il sindaco Livio Tola naviga a vista. Il sindaco ombra, Vincenzo Baruzzi, fa il bello e il cattivo tempo a giudicare da quando accaduto nella mattinata di venerdì 15 aprile in Municipio, dove lo si incontra ormai tutti i giorni, mattina e pomeriggio. "Vergognati, tu non puoi venire qui" si è messo ad alzare la voce e ad inveire Baruzzi, come un ossesso. Erano circa le 10,30 quando ha aggredito verbalmente Alex Tua, capogruppo della minoranza "Lista civica per la Libertà", tra gli uffici per chiedere di poter avere accesso a delle documentazione, colto ad esercitare niente più niente meno che il suo ruolo di controllo e di vigilanza come previsto dalla più basilare normativa. Tua stava salutando il personale. "Devi andare fuori dai coglioni" si è acceso Baruzzi, e ha cominciato ad apostrofare le dipendenti che rispondevano al saluto, a dir loro "voi non dovete mai rispondere quando il signore vi fa una domanda, non perdete tempo". E poi ancora, in un delirio di onnipotenza, gli occhi fuori dalle orbite, tutto rosso in volto, e per poco non ha messo le mani addosso a Tua: "voi avete perso le elezioni, non dovete venire qui e dovete vergognarvi per quanto è successo in Consiglio". A quel punto Tua si è diretto presso l'ufficio del Comandante dei Vigili Urbani per mettere a verbale quanto stava accadendo. "Io sono un consigliere e vengo quando lo ritengo opportuno, ovviamente negli orari di apertura al pubblico" si è difeso senza contrattaccare, nonostante il gesto di Baruzzi di prendere una sedia per ascoltare, cacciato dal dipendente in divisa. Nei giorni scorsi il capogruppo della Lista Civica per la Libertà si è recato dai Carabinieri a denunciare ed ha contattato telefonicamente il sindaco Tola. Quest'ultimo ha risposto che si sarebbe prodigato per capire la situazione. "Sento la sua versione e ti faccio sapere". Nessuna risposta è arrivata, tuttavia. Che cosa dovrebbe fare Tola ve lo diciamo noi. Così come gliele ha date, ora, dopo un fatto tanto grave, dovrebbe revocare le deleghe a Baruzzi. Certo l'ipotesi appare suggestiva posto che Tola, finora, è stato lo specchietto per le allodole per ridare forza al centrosinistra con la scusa del "piro" mentre intanto la maggioranza avalla le centrali idroelettriche sulla Dora e chissà cosa la prenderebbe Legambiente che aveva contribuito alla nascita della lista. Non occorre andare troppo lontano con la memoria. Pensionato ex Olivetti, originario di Forlì, dopo aver vissuto anche all'estero, Baruzzi aveva sostenuto, nel 1999, insieme a Tua, la candidatura del professore Emilio Giachino contro Fausto Francisca, che aveva vinto. Allora si erano presentate quattro liste, tra cui una espressione della sinistra, che Baruzzi aveva poi guidato alle successive elezioni del 2004, vincendo, mentre Tua era entrato nella lista di Francisca. A quella tornata, tra i candidati di Baruzzi c'era, tra l'altro, la mamma di Jacopo Pitti. Anche per questo, per l'esperienza maturata insieme, prima alleati, poi avversari, Tua è rimasto sbigottito dall'atteggimento di Baruzzi. "Lo conosco da tanti anni – commenta -. Noi per altro rappresentiamo oltre il 45 per cento dei cittadini, abbiamo perso nel 2014 per pochi voti. E se chiediamo delle informazioni, e non ci vengono fornite, ho diritto di chiedere la documentazione presso gli uffici. Almeno mi sarei aspettato delle scuse. Se il sindaco avalla un comportamento del genere, si assumerà le sue responsabilità". Evidentemente, dai toni avuti venerdì scorso, Baruzzi dev'essersela presa per la comunicazione data da Tua in consiglio comunale nel pomeriggio precedente circa la denuncia presentata sia alla Procura di Ivrea che alla Prefettura per la mancata risposta a numerose interrogazioni presentate in questi mesi, per cui Tola potrebbe rischiare guai per omissione d'atti d'ufficio. A gettare benzine sul fuoco, inoltre, gli attacchi al vicesindaco Silvia Guglielmetto su Palazzo Marini.
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