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09 Giugno 2015 - 12:36
Approvato il rendiconto della gestione finanziaria 2014, che si è retto, fondamentalmente, sulle tasse pagate dai cittadini. Circa due milioni di euro di entrate, infatti, sono state garantiti dai tributi. Soltanto 57mila euro sono arrivati dallo Stato, come trasferimenti. Altre 392mila euro sono state entrate extratributarie, per un totale di 2 milioni e 400mila euro. Le risorse sono assorbite per la maggior parte dei costi della macchina comunale per 2.147.000 euro. Solo 75mila euro sono stati inseriti in conto capitale, ovvero per investimenti, e 247mila euro per coprire i mutui in corso. Il risultato è un avanzo di 88mila euro, per la maggior parte vincolato dal Patto di Stabilità, cioè che non si potrà toccare. Per il 2015, di fronte a questi numeri, non si possono che prevedere nubi all'orizzonte.
"Vuol dire che non abbiamo una gestione corrente in passivo – è andato dritto all'analisi l'Assessore esterno Giuseppe Accattino -, dall'altra, però, non abbiamo un avanzo di amministrazione molto consistente. Diciamo che adesso posso smettere di non dormire la notte per il rendiconto e posso cominciare a non dormire per il preventivo. Non temo, sono certo che nel futuro ci sarà un'ulteriore contrazione delle entrate per quanto riguarda i contributi dagli enti superiori".
E poi ci sono anche quei soldi ch'erano stati promessi ma non sono stati spesi. Cme i due milioni e mezzo di euro che dovevano arrivare dalla Regione per lavori idraulici, anticipati dal Comune. "La Regione continua a dire che arriveranno, e invece..." constata Accattino.
Dai banchi della minoranza l'ex Assessore Sandro Francesconi ha fornito qualche consiglio per la predisposizione del prossimo bilancio di previsione, condito da qualche sfogo nei confronti della discutibile politica nazionale: "è inutile che lo Stato tolga 100mila euro e ci tocchi riprenderli dai cittadini. Dobbiamo vivere con quello che abbiamo. Dobbiamo tagliare la spesa di questa macchina pubblica. E' già andata in pensione, da poco, una dipendente che era in categoria D, la più alta e la più costosa. Questo ha comportato già un grosso risparmio. A breve, per lo scioglimento della convenzione, non disporremo più dell'operaio di Quassolo".
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