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03 Novembre 2014 - 10:37
Siti contaminati
Un primo passo verso la riconversione ambiantale dell'area ex Alcan con il "Progetto Life 2014". Messo a punto dal Centro Cermanu dell'Università di Napoli, in collaborazione con Biosearch Ambiente srl di Torino, prevede la sperimentazione di tecnologie innovative a basso impatto ambientale di bonifica di suoli industriali inquinati.
"La sperimentazione prevede un test in campo di bio soil washing di suolo contaminato presente all’interno dell’area ex-Alcan" annuncia il Sindaco Livio Tola che ha già convocato una conferenza stampa per martedì pomeriggio in sala consiliare, con la Dottoressa Patrizia Pretto della Biosearch Ambiente Torino e Nevio Perna del Circolo Legambiente Dora Baltea.
"Obiettivo del Progetto Life – spiega l'azienda nel suo sito ufficiale – è interrompere la diffusione dei PCB ( policlorobifenili, sostanze dotate di eccezionale stabilità e per questo impiegate in numerosi prodotti e processi industriali), sottoponendo i suoli contaminati a trattamenti che permettano di decontaminare gli strati superficiali di suolo inquinato ed evitino una diffusione attraverso i prodotti alimentari".
L’elevata stabilità dei PCB, ritenuta un pregio dal punto di vista industriale, comporta drammatici problemi dal punto di vista ambientale, e come ricorda la Biosearch Ambiente "è al primo piano delle preoccupazioni a livello europeo per le incidenze gravi e multiple sull'ambiente e la salute umana".
Biosearch Ambiente, iscritta all'Albo Nazionale Gestori Ambientali, effettua la bonifica applicando sistemi biotecnologici, per produrre le condizioni ottimali alla degradazione dei PCB, tra cui il soil washing, che prevede il recupero della parte pregiata attraverso un processo di separazione fisica dell’inquinante e consiste nell'effettuare un vero e proprio lavaggio (washing) con acqua, soluzioni acquose di tensioattivi, biosurfattanti, oppure con solventi organici.
Intanto nei giorni scorso l'Amministrazione Comunale ha divulgato un volantino tra la popolazione per ribadire che "qualunque proposta pervenga in merito all'utilizzo dell'arra ex Alcan verrà discussa insieme ai Comuni della zona". Al momento tutte le Amministrazioni (eccetto Quassolo) hanno espresso dubbi in merito alla proposta di insediare un trattamento a freddo dei rifiuti. Non foss'altro perchè la proposta proviene dallo stesso imprenditore Rege Coletti proponente dell'impianto a caldo che ha acceso nei mesi scorsi dure proteste.
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