Ha organizzato una manifestazione pubblica senza alcuna autorizzazione. Per questo motivo, Stefano Vittorio, 48enne presidente del circolo “Lago Isola del pescatore”, al Villaretto di Borgaro, è stato denunciato dai carabinieri della compagnia di Venaria e dai colleghi del Nas, per inosservanza disposizioni impartite dall’autorità, spettacoli o trattenimenti pubblici senza licenza, apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento, commercio di alimenti scaduti e non smaltiti e mancanza conformità “Haccp”.
Lo scorso sabato, Vittorio aveva dato vita al “Tropical Village Festival”, pur non avendo alcuna autorizzazione per organizzarla nell’ambito dei suoi 7mila metri quadrati.
L’area, negli anni scorsi, era stata concessa al 48enne dal Comune di Borgaro esclusivamente per attività di pesca sportiva nei in laghi presenti nella struttura.
E invece, nel corso del controllo è stata accertata la presenza di ben tre piste da ballo, con diversi gazebo destinati a somministrazione bevande ed alimenti, e addirittura quattro ristoranti e vari punti ristoro, realizzati senza alcuna autorizzazione edilizia.
Di qui la decisione di porre sotto sequestrato 1.196 bevande e 30 chili di alimenti scaduti ma messi lo stesso in vendita dal gestore. All’arrivo dei carabinieri, in divisa e in borghese, sabato notte attorno alle 2 erano presenti 100 ospiti, tutti privi della tessera associativa che invece deve essere rilasciata per poter fruire del lago e del circolo. I militari hanno notificato multe per oltre 4.500 euro.
Dispiaciuto il sindaco Claudio Gambino, che un anno fa aveva firmato una ordinanza per vietare la pesca su tutta l’area per un “possibile inquinamento del lago”, si legge nell’ordinanza, e che “in via precauzionale sarebbe opportuno che la pesca sportiva venisse sospesa in attesa di completare le valutazioni e gli ulteriori accertamenti necessari da parte degli Enti preposti”.
“Una settimana prima eravamo stati avvisati di una mega festa durata tutta la notte fra domenica e lunedì. E poi eravamo noi i cattivoni che avevamo bloccato la vita lavorativa di questo signore, come ci aveva etichettato una parte della minoranza. Cosa faremo adesso? Stiamo lavorando per chiudere anzitempo la convenzione, viste tutte le violazioni commesse dal concessionario in questi anni”.
Non solo. Nel 2015, invece, era finita al centro delle cronache per via della denuncia dei carabinieri della compagnia Oltre Dora di Torino per reati di natura ambientale e violazioni delle leggi urbanistiche commesse all’interno del circolo.
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