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BORGARO. Consiglio comunale per annullare la nascita di Mappano

BORGARO. Consiglio comunale per annullare la nascita di Mappano

Il tanto paventato ricorso al Tar da parte dei Comuni di Borgaro e Leini per cercare di bloccare le elezioni a Mappano è stato presentato nella mattinata di giovedì. 

Nello specifico, l’atto è “incentrato sull’indizione dei comizi elettorali, mirando alla sospensione delle elezioni”, spiega in poche parole il sindaco di Borgaro, Claudio Gambino.

Ora il Tar dovrà leggere gli incartamenti e poi decidere se accettare o meno il ricorso. In caso di accettazione, la prima camera di consiglio libera è quella del 31 maggio prossimo. Ovvero a undici giorni esatti dal voto. 

E l’altra sera a Borgaro è andato in scena il consiglio comunale in cui si è approvata la delibera con cui si chiede alla Regione di annullare la nascita di Mappano.

Un’aula consiliare gremita come non mai, dove è stato Luigi Gennaro a leggere l’appello dei cinque sindaci, tutti presenti in sala consiliare assieme alla maggior parte dei candidati consiglieri.

Il pubblico ha fischiato e attaccato l’aula urlando a più riprese “vergognatevi”, salvando solo l’assessore al Decentramento, Marcella Maurin, l’unica che ha votato ‘no’ al provvedimento. Mentre tutta la maggioranza presente in aula - tranne Lionetti e Marino, assenti giustificati - ha votato sì alla linea di Gambino. Le minoranze del “Gruppo Latella” e del Movimento 5 Stelle, pilatescamente, hanno optato per l’abbandono dell’aula.

“Alla luce dello studio tecnico della Città Metropolitana, avremmo una perdita economica di circa 700mila euro - spiega Gambino - In una fase economica come quella attuale, non è accettabile questa situazione. Non abbiamo nulla contro Mappano, però la sua nascita deve avvenire con le adeguate compensazioni. Diversamente assisteremo ad un declino economico della nostra città, con gravi problemi di bilancio”.

E Gambino attacca ancora le minoranze: “Prendiamo atto del fatto che siano usciti dall’aula senza partecipare alla votazione. Su una questione così delicata per il futuro di Borgaro, hanno preferito prendere qualche applauso dal folto pubblico mappanese presente in sala, piuttosto che sostenere i legittimi interessi dei borgaresi. A differenza loro, noi continueremo a portare avanti, in ogni sede, le istanze della Città, animati da un unico interesse: Borgaro e i borgaresi".

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