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BORGARO. La crociata di Cinzia Tortola contro la direttiva Bolkestein

BORGARO. La crociata di Cinzia Tortola contro la direttiva Bolkestein

cinzia tortola

“Avevate dubbi sul fatto che la nostra mozione sarebbe stata bocciata? Ormai è la normalità”.

Cinzia Tortola è davvero delusa. La capogruppo del Movimento 5 Stelle aveva presentato una mozione per l’ultimo consiglio comunale dell’anno su un tema molto importante, qual è quello del commercio ambulante.

I pentastellati volevano chiedere il ritiro della delibera approvata ad inizio dicembre da parte della Giunta Gambino e relativa all’applicazione della Direttiva Bolkestein per il rilascio delle concessioni su area pubblica dei posti per i mercati del martedì e del sabato per il 2017.

“Una direttiva dell’Unione Europea del 2006 e recepita in Italia nel 2010 che nei suoi intenti voleva armonizzare le normative nazionali e regionali in materia di servizi. L’idea era nobile ma nell’interpretazione italiana non si è voluto tenere conto di escludere i posteggi delle aree di mercato, obbligando gli ambulanti a presentare sistematicamente il rinnovo dei titoli autorizzativi, pagando nuovamente per un qualcosa di loro. Nonostante Governo, Regioni e Provincie fossero d’accordo ad escludere il commercio ambulante dagli effetti della direttiva Bolkestein, il sindaco di Borgaro va avanti imperterrito convinto che comunque questa sia la strada migliore”.

Dalla maggioranza arriva la dovuta spiegazione in merito: “Fino a quando non sarà deciso il contrario ci atterremo alle decisioni scaturite dall’accordo in materia tra Stato e Regioni”, precisa il sindaco.

Per la Tortola “questa è la strada sbagliata e il tempo ci darà ragione. Ora gli ambulanti dovranno ripagare solo perché l’attuale amministrazione non vuole usare il buon senso”.

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