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02 Febbraio 2017 - 14:14
Slot Machine
Borgaro e Caselle “attendiste” sul tema slot machine dopo che una settimana fa il Comune di Torino ha dovuto sospendere la propria ordinanza in linea con una sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso della Admiral Gaming Network, ribaltando di fatto una precedente sentenza del Tar.
La “marcia indietro” imposta alla Appendino non preoccupa né Claudio Gambino né Luca Baracco. Soprattutto il primo, che oltre alla novità del Consiglio di Stato deve anche fare i conti con il ricorso al Tar fatto dal “Borgaro Bingo” contro l’ordinanza di divieto al gioco dalla mezzanotte alle 14.
“Non sono per nulla preoccupato - confida Gambino - Questo ricorso dovrà in primo luogo essere discusso davanti al Tar e poi, forse, davanti al Consiglio di Stato. Per il momento non faccio marcia indietro ma vado avanti per la mia strada. Devo tutelare i miei concittadini da quello che è ormai un problema sociale non di poco conto. E poi a Torino il giudice ha spiegato come siano poche 8 ore al giorno di apertura. Qui sarebbero dieci”.
Da Gambino, poi, parte un attacco alla stessa Appendino: “Hanno tanto criticato Fassino di non pensare alle periferie, ma la sindaca ha una visione piuttosto Torino centrica. Ed è piuttosto restia ad incontrare i sindaci dei Comuni del circondario, a meno che non si tratti di questioni che possano mettere in ottima luce lo stesso capoluogo”.
Intanto Luca Baracco, che oltre ad essere sindaco di Caselle e presidente del Net, pare propenso a redigere una lettera sulla falsa riga di quella fatta dai colleghi della zona ovest della cintura di Torino, con richiesta di incontro urgente con la sindaca metropolitana Chiara Appendino.
“Per ora a Caselle andiamo avanti con la nostra ordinanza, così come tutti i sindaci di zona che l’hanno redatta. Ma vorremmo fosse fatta chiarezza in tempi piuttosto celeri, in modo tale che si evitino due pesi e due misure al riguardo, anche per non incappare in sanzioni di alcun genere”.
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