Sulla carta doveva essere un consiglio comunale piuttosto lungo, con diversi punti all’ordine del giorno e la “battaglia” delle opposizioni, in particolar modo sulle interrogazioni e su alcune tematiche legate al Bilancio comunale. E invece è stato un consiglio piuttosto veloce. Il motivo? L’abbandono dell’aula da parte del “Gruppo Latella” - composto da Marco Latella, Cristiana Sciandra ed Alessandro Ferricchio - dopo che alla seconda interrogazione da loro proposta non hanno avuto le risposte che si attendevano. Interrogazioni su temi come coperture in amianto, raccolta rifiuti e il taglio dell’erba. “Ma come al solito il sindaco e la sua Giunta hanno deciso, a prescindere, di non rispondere alle questioni che noi segnaliamo. Evidentemente questi temi non rientrano tra le priorità di questa maggioranza”. A portare il trio all’abbandono dell’aula è stato il comportamento del presidente del Consiglio Comunale, Maria Mainini, che ad un certo punto, dopo la terza replica ad una interrogazione - ovvero dopo gli interventi di Latella e Sciandra e, in mezzo, la replica del sindaco - ha deciso di togliere la parola al consigliere Ferricchio “perché il terzo intervento non è contemplato e dato che vengo tacciata di non essere superpartes, d’ora in poi rispetterò il regolamento alla lettera”, spiega la Mainini. Raccolti i documenti, i tre hanno lasciato l’aula, non prima che il sindaco Claudio Gambino tirasse una “steccata”: “Mi raccomando, andate e salutatemi l’Aventino”, facendo chiaro riferimento alla storica “Secessione dell’Aventino”, l’atto di protesta attuato da alcuni deputati d'opposizione contro il governo fascista in seguito alla scomparsa di Giacomo Matteotti. “E noi abbiamo abbandonato l’aula quale segno di forte protesta - commentano i tre dell’opposizione - nella speranza che qualcuno capisca che questo atteggiamento prepotente non è espressione di confronto, di rispetto e di responsabilità politica. D’altro canto questo è il Pd, questa è la maggioranza che decide da sola e per tutti, evitando di dare risposte concrete ai problemi sollevati, con buona pace dei diritti dei cittadini. Questa non è democrazia. Ma nonostante ciò, a differenza di chi, nonostante le false promesse nulla fa, continueremo a dar battaglia, a chiedere, a proporre ed a essere vigili nell’esclusivo interesse dei borgaresi”.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.