Il sindaco del Pd di Borgaro Torinese, Claudio Gambino, ribadisce: "qui con il campo nomadi c'è una situazione tale che se vogliamo garantire sugli autobus la sicurezza dei cittadini dobbiamo istituire due linee separate: una per i cittadini, l'altra per i rom". Niente di nuovo se la proposta venisse da un sindaco leghista. Molto di nuovo invece se, come in questo caso, viene da un sindaco di sinistra, per di più spalleggiato nello specifico da un suo assessore di Sel. E' quanto succede a Borgaro, periferia di Torino, dove sulla strada che va verso l'aeroporto sorge un campo nomadi. Da anni la linea dell'autobus che percorre quella strada prevede una fermata davanti al campo nomadi. Il problema è che "troppo spesso e da troppo tempo" molti giovani rom che salgono sull'autobus molestano i passeggeri, li derubano, danno loro fastidio. Così il sindaco Gambino (in accordo con un suo assessore, di Sel, Luigi Spinelli) ha deciso di intervenire: facciamo un doppio servizio di autobus, e prevediamone uno che non si fermi alla fermata del campo nomadi. Oggi il sindaco, nonostante le polemiche seguite all'annuncio, ha ribadito la sua convinzione, respingendo come "strumentali" le accuse di razzismo. "Sono un sindaco del Pd e un uomo di sinistra, e anche tutelare la sicurezza dei cittadini è una cosa di sinistra, io ho il dovere di farlo" ha detto all'ANSA. Non c'è niente di "razzista" nello sdoppiare la linea urbana degli autobus che fermano al campo nomadi. "Io razzista? Niente affatto. Dico solo che l'obbligo della solidarietà, e dell'inclusione, deve essere sempre accompagnato dal rispetto delle regole". Quella di separare le linee degli autobus "è una provocazione nata incontrando un comitato di cittadini dopo l'ennesima aggressione". Vittima, lunedì, "una ragazza di 13 anni derubata del cellulare e malmenata. Speriamo ora che con questa proposta le istituzioni affrontino un problema che affligge Borgaro da oltre vent'anni".La proposta ha suscitato commenti indignati (e opposti) sia a destra che a sinistra. A sinistra sul caso è intervenuto lo stesso leader di Sel, Nichi Vendola. Dopo la direzione del partito ha dato al "suo" assessore l'aut-aut: "chi rappresenta Sel deve sapere che non c'è spazio per chi è ambiguo su questi temi. O l'amministrazione ritrova il bandolo del buon senso, oppure Sel è fuori dalla maggioranza". Anche il Pd, in serata, ha preso le distanza dal "suo sindaco: "L'emarginazione non è mai una soluzione ai problemi di convivenza - ha detto la responsabile Diritti del Pd, Micaela Campana -. Ho sentito il sindaco di Borgaro. Mi ha spiegato i motivi della proposta. Spero comunque che l'istituzione di una doppia linea di autobus sia solo una provocazione perché rispondere alla violenza con atti di emarginazione non aiuta". A destra invece c'è chi parla di "ipocrisia della sinistra". "La sinistra si accorge oggi che a Borgaro esiste un problema immigrazione, nella fattispecie coi Rom - ha commentato il segretario della Lega Nord Piemont, Roberto Cota -. Lo giri a Renzi, visto che non c'e' mai stato un governo più lassista sul tema". Nello stesso tempo, però, non mancano i commenti postivi.Un esponente storico della Lega torinese, Mario Borghezio, ha rivolto all'amministrazione di Borgaro "un plauso convinto"."Spero cha la misura venga adottata dal sindaco Marino anche a Roma, che su molti autobus soffre a sua volta di problemi analoghi".
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