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CHIVASSO. La vasca 0 della discarica di nuovo a Seta

CHIVASSO. La vasca 0 della discarica di nuovo a Seta
Il 27 giugno la Provincia di Torino ha rinnovato a SETA l’autorizzazione a gestire la discarica di rifiuti urbani “Chivasso 0” di Regione Pozzo. Il rinnovo non ha scadenza. Sarà “riesaminato” dalla Provincia fra 12 anni. La precedente autorizzazione (AIA, Autorizzazione Integrata Ambientale) era stata rilasciata nel giugno 2009 con durata quinquennale. Già nel dicembre dell’anno scorso SETA aveva inoltrato alla Provincia l’istanza di rinnovo. Tra febbraio e marzo si sono svolte a Torino due conferenze dei servizi con la partecipazione dell’amministrazione chivassese. E il 27 giugno il procedimento si è concluso con il rilascio del rinnovo o meglio, come si chiama ora, del “provvedimento di riesame con valenza di rinnovo”. In quei mesi la Consulta ambientale è stata frequentemente convocata per discutere del progetto Wastend, e per conseguenza della discarica nel suo complesso. Quindi le occasioni ci sono state, ma non mi risulta che l’amministrazione abbia avuto la cortesia di tenere informata la Consulta delle varie tappe del rinnovo in corso dell’autorizzazione della “Chivasso 0”. Né la Consulta, né il consiglio comunale, né i cittadini, pur disponendo l’amministrazione di strumenti di comunicazione come il sito del Comune, la newsletter, il periodico “Città di Chivasso”. Per effetto della normativa entrata in vigore da pochi mesi, il provvedimento di rinnovo della “Chivasso 0” non reca alcuna scadenza. Il gestore SETA potrà tenere aperta la discarica finché non vi avrà conferito la volumetria autorizzata, che non è cambiata e resta di 571.600 metri cubi. La Provincia è però tenuta a riesaminare ed eventualmente modificare e rinnovare l’AIA ogni 12 anni. In una lettera pubblicata parzialmente da “La Nuova Periferia” di mercoledì scorso, il vicesindaco Massimo Corcione rimprovera Massimiliano Tantillo, presidente del Circolo Legambiente, di essere disinformato: “Basta prendere la concessione AIA della Provincia per vedere che Seta ha una concessione fino al 2018”. Ma noi questo 2018 proprio non riusciamo a scovarlo. Non lo troviamo nell’AIA e nemmeno nel contratto di servizio, che scade nel 2015. Il vicesindaco ci ha detto di averne sentito parlare nella conferenza dei servizi di marzo. Gli abbiamo chiesto gentilmente di mandarci il verbale e lo stiamo ancora aspettando, pronti a rettificare. Dalla lettura dell’autorizzazione si apprende che fra il 2011 e il 2014 la Provincia ha emanato dei provvedimenti di diffida riguardanti la “copertura giornaliera dei rifiuti”, la “gestione del gas di discarica”, e i “rifiuti utilizzati come materiale di ingegneria”. La Centrale di Estrazione Forzata del gas della Chivasso 0 verrà collegata alla Centrale di Recupero Energetico del gas presso la Chivasso 3 da un gasdotto interrato nella discarica esaurita Chivasso 2. Una questione irrisolta è quella della modifica del “Piano di prevenzione e gestione delle acque meteoriche”. Approvato dalla Provincia nel 2009, il piano prevedeva l’invio delle acque di prima pioggia nella vasca di raccolta del percolato e di quelle di seconda pioggia nella Gora. SETA ha chiesto di immettere nella Gora anche le acque di prima pioggia, previa depurazione. La Provincia accoglierà la richiesta quando il Comune di Chivasso, in quanto “gestore della Gora”, concederà il nulla osta idraulico: al momento del rilascio dell’AIA il nulla osta non era ancora pervenuto alla Provincia. Autorizzata una discarica, avanti un’altra: mercoledì 8 ottobre una nuova conferenza dei servizi esaminerà la richiesta di rinnovo dell’autorizzazione della Chivasso 3 in capo a SMC.
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