Le mani in quella cacca lì ce le metta pure l’assessore. Doveva diventare un amico, l’Orco, nelle intenzioni del vice sindaco ed assessore all’Ambiente Massimo Corcione. E invece l’ultima lettera che gli è arrivata sulla scrivania, a firma di Legambiente Chivasso, lascia intendere tutt’altro... “[...] L’obiettivo generale del progetto, a cui hanno aderito numerose associazioni ambientaliste chivassesi, è quello di controllare e monitorare questa area particolarmente suggestiva dal punto di vista naturalistico e molto frequentata dal pubblico... [...]”. E ancora: “[...] Oltre al controllo vero e proprio delle sponde dell’Orco, fanno parte del progetto interventi per riqualificare tutta l’area di ‘Orco Beach’, ripulendola dai rifiuti e ripristinando i sentieri e le attrezzature a disposizione dei suoi frequentatori [...]”. Lo spiegava così, poco più di un anno fa, con una nota stampa diffusa dall’ufficio gabinetto del sindaco Libero Ciuffreda. “Orco Amico” era lo slogan che Corcione aveva scelto per la sua ultima trovata: tenere pulite le sponde del torrente, approfittando del contributo delle associazioni del territorio. Divertendosi, magari, tutt’insieme, trullallero-trullallà, con paletta e secchiello in mano... Voleva educare al rispetto dell’ambiente, il vice sindaco di Chivasso, peccato che non abbia ancora imparato che non bastino gli slogan per istruire un popolo. Bisogna, minimo minimo, dare il buon esempio. Sporcarsi le mani per primi. Seguire fino in fondo la strada che s’è deciso di percorrere. Sudare. Faticare. E invece, purtroppo, come spesso succede a questa amministrazione, oltre l’apparenza, c’è il nulla. Il vuoto pneumatico. Corcione, nei fatti, non s’è mai interessato a seguire il progetto e quel comunicato di dodici mesi fa oggi come oggi fa venire il voltastomaco messo a confronto della lettera che la scorsa settimana Massimiliano Tantillo, presidente di Legambiente Chivasso, ha spedito a sindaco, vice e, per conoscenza, anche a Regione Piemonte, Provincia di Torino, Prefettura e Asl To 4. Tantillo non usa giri di parole: con la giornata di “Puliamo il Mondo” alle porte, promossa in tutta Italia da Legambiente, i volontari del circolo chivassese le mani tra le sterpaglie delle rive dell’Orco non le metteranno. Colpa delle siringhe, dei preservativi usati, della sporcizia che imperversa senza freno sulle sponde del torrente dove Corcione s’era fatto fotografare sorridente. Lui sì, amico dell’Orco. Ma evidentemente solo per un giorno... “[...] Questo Circolo, nell’ambito del progetto di ripristino ambientale - scrive Tantillo - ha effettuato un pre-sopralluogo per evidenziare i luoghi di maggior concentrazione di rifiuti rendendosi conto che l’area in oggetto (le sponde dell’Orco, ndr) indicata da Comune di Chivasso è nostro parere gravata da rifiuti speciali pericolosi per la sicurezza e la salute pubblica con abbondante presenza di preservativi e siringhe. Nella riunione di Circolo tenutasi ieri sera (mercoledì 18 settembre, ndr), abbiamo affrontato gli aspetti operativi del progetto e alla luce di quanto negativamente rilevato in loco, riteniamo quindi necessario che gli organi competenti in indirizzo vogliano effettuare un sopralluogo urgente per poter valutare l’effettiva pericolosità di detti rifiuti e per valutarne l’eventuale bonifica da parte di ditte specializzate. Tale vostro intervento risulta necessario per la salvaguardia della sicurezza in ambito sanitario da parte dei volontari che parteciperebbero all’iniziativa. Senza giuste garanzie di messa in sicurezza, questo circolo non attuerà nè parteciperà al progetto”. Un anno dopo, all’Orco è rimasto un solo amico...
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