Ci sono due modi per governare. Con l’autorevolezza e con l’autoritarismo. Nel primo caso devi veramente saperla lunga, nel secondo occorrerebbe come minimo essere in grado di organizzare delle truppe. Ciuffreda, il sindaco di Chivasso com’è? Ne l’uno, nè l’altro. Si è visto chiaramente giovedì scorso, all’assemblea dei sindaci del Ciss, cioè il Consorzio socio assistenziale creato tanti anni fa per risolvere i problemi di disagio di tutto il chivassese. All’ordine del giorno la nomina di un nuovo presidente al posto di Mario Corsato di Cavagnolo, dimessosi nel rispetto di una lunga serie di comuni che andando al voto avrebbero probabilmente disegnato una nuova geografia politica, com’è poi avvenuto a Verolengo, Rondissone, Torrazza, San Sebastiano, Montanaro, Crescentino, eccetera, eccetera, eccettera. Ciuffreda ha preso la parola, ha ringraziato Mario Corsato per il lavoro svolto e poi, anzichè chiedergli di rimanere, tanto per cambiare, ha buttato sul tavolo il nome del sindaco di Casalborgone Francesco Cavallero. “Non so neanche di che partito sia...”, ha pure aggiunto sperando che a nessuno riuscisse il collegamento Ciuffreda-Pentenero-Pentenero-Cavallero. Toh guarda! Come se si fosse trovato davanti ad un platea di donne e uomini con su scritto “Giocondo” . E giù con una lunga serie di gracili argomentazioni... Perchè Corsato vuole fare il presidente del Consorzio di Bacino 16. Perchè ci sono le elezioni per la nuova città metropolitana.... Soprattutto perchè con Corsato ci sono state delle frizioni e ha fatto un mucchio di dichiarazioni a mezzo stampa che il sindaco dei nocciolini non ha ancora digerito (E prendere l’Alka Seltzer...?). C’era dell’altro ed è venuto fuori poco a poco. Per esempio che a Ciuffreda piacerebbe far fare al Ciss tutto quello che vuole lui, una sorta di subagenzia di Palazzo Santa Chiara. O così o pomì, o così o Chivasso esce. Insomma un ricatto bello e buono.... Anzi no, un brutto ricatto e un bruttisimo sindaco. “Faccio l’assistente sociale - s’è lamentato Ciuffreda - Ho la fila davanti all’ufficio e non so più cosa rispondere. La realtà è che il Ciss non dà risposte immediate...”. E verità per verità il Ciss “in verità” dà le risposte che dà in base alle linee guida decise dall’assemblea dei sindaci, non certo dal Mago Zurlì. Com’è altrettanto vero che le decisioni vengonoprese a maggioranza e il Comune di Chivasso negli ultimi due anni e mezzo non è riuscito a imporne neanche una, a cominciare proprio dai costi di quel centro di accoglienza che avrebbe voluto appioppare al Ciss. Col cavolo gli avevano risposto in coro. Gli han dato i locali, glieli hanno messi a posto, ma nulla di più. E col cavolo che gli hanno acquistato il mobilio. Il centro d’accoglienza è di Chivasso e Chivasso se la deve cantare e suonare. D’altro canto i tagli alla spesa pubblica mica se li sono inventati loro, poveri piccoli sindaci di un’Italia che sta andando a gambe all’aria sotto i colpi di Renzi e della spending review. Insomma tante ragioni, neanche una coerente con l’oggetto del contendere e siccome i colleghi sindaci non eran certo lì a farsi prendere per il naso è bastata un’ora di dibattito per riscrivere un finale diverso da quello immaginato da “so-tutto-io”, con Ciuffreda solo contro tutti, sconfitto e bastonato. “Era chiaro che i mobili del centro di accoglienza li doveva acquistare Chivasso - ha inforcato Corsato - Non baratto la mia libertà di pensare con nessuna presidenza. Voglio poter dire sempre quello che penso. Fare o non fare il presidente non mi cambia la vita, ma se devo essere io voglio l’unanimità e non ho problemi a votare Cavallero. L’unità è un valore...” Più duro il sindaco di San Sebastino Beppe Bava. “Caro Ciuffreda - gliene ha cantate quattro - Noi non accettiamo condizioni e ricatti. Non viviamo in un regime autoritario. Ma che modo di fare è. In Seta dove fai il presidente ci hai chiesto un voto per mettere il vice al tuo posto. Al Consorzio delle acque dove non si sono mai fatti giochi politici hai imposto l’assessore di Chivasso. Non è concepibile che un sindaco si comporti così. Qui ci sono 18 teste pensanti, tu vali il 33 per cento ma di testa ne hai solo una... Io chiedo la sospensione del punto all’ordine del giorno”. A Bava si è accodata Miriam De Ros di Rondissone (“Non mandiamo a catafascio quello che abbiamo costruito”),Massimo Rozzino di Torrazza (“Io sto con Beppe Bava”), poi Franco Cappellino di Brusasco (“Queste riflessioni non mi sono piaciute”), quindi l’assessore di Saluggia, Matilde Casa di Lauriano (“Sono favorevole alla sospensione”) e pure il giovane Fulvio Gallenca di Foglizzo. “Vorrei capire quali sono i compiti del presidente dell’assemblea e se Corsato li ha svolti bene. Questo vorrei sapere...”, ha esordito. Beata ingenuità del povero trentenne. Risposta: Certo che lo ha svolto bene, meglio di chiunque altro ed è proprio per questo che a Ciuffreda è sempre stato sui marroni... Alla fine comunque è passata la linea “Bava”. Ah, dimenticavamo, la prossima assemblea la presiederà il sindaco più anziano, manco a dirlo Mario Corsato... Alè!
Ciss: così Ciuffreda ha spianato la strada a Beppe Bava...
Era dai lontani anni ‘90 che il Comune di Chivasso non toccava il fondo così come l’ha toccato la scorsa settimana al Ciss. Con il sindaco Bruno Ardito, nell’allora consorzio rifiuti gestito da Antonino Usai, arrivarono in sala i piccoli sindaci dei piccoli comuni e, bando alle appartenenze politiche, fecero alla città dei nocciolini un sedere grosso così. Ci risiamo e ci risiamo, ahìnoi, con Libero Ciuffreda. Incapace di dettare una linea, solo di imporla e di imporla senza neanche andare alla ricerca di un consenso. Incapace anche di motivarla o di motivarla con ragionevoli motivazioni. La domanda nasce spontanea. Ma da dove è uscito uno così? Passi la totale assenza di metodologia politica, il problema qui è anche di come uno intende la vita in questo mondo. Ma come si può arrivare in assemblea pubblica e dire a uno che parla troppo? Ma come si può arrivare in assemblea con in tasca un mandato a far saltare il tavolo? Ma soprattutto come gli è mai potuto venire in mente di candidare il sindaco di Casalborgone...? L’incidente, inutile nasconderlo, ha già prodotto una conseguenza. Il presidente del Ciss, dopo le tante cose che si sono sentite, non potrà più farlo Corsato di Cavagnolo e neppure il sindaco di Casalborgone. Rincresce dirlo e rincresce scriverlo (è noto a tutti che il soggetto non ci è mai piaciuto) ma per esperienza maturata e per solidità intellettuale non sembra esserci alternativa al sindaco di San Sebastiano Beppe Bava! Complimenti Libero Ciuffreda, davvero complimenti....
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