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MONTANARO. Il Pd ancora appeso a Causone

MONTANARO. Il Pd ancora appeso a Causone
Proseguono a Montanaro le indiscrezioni relative alle dimissioni di Damiano Causone dalla segreteria del Pd. A più di una settimana di distanza dalla notizia, rimangono ancora incerte le motivazioni che hanno spinto il coordinatore cittadino dei democratici alla rinuncia all’incarico. Dalla Casa del Popolo- sede del Pd di Montanaro-, a parlare è Giorgio Gozzellino, membro della lista “Democratici per Montanaro” del consigliere Luca Rastaldo: “A dire la verità, al momento, anche noi stiamo brancolando nel buio. Non possiamo fornire molte informazioni perché non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione ufficiale. L’unica cosa che sappiamo è che Causone non riusciva più a conciliare lavoro e vita politica”. Secondo quanto vociferato da diverse bocche della città, il motivo principale della rinuncia potrebbe essere uno strappo definitivo con gli altri membri del partito a seguito dei deludenti risultati ottenuti nelle ultime elezioni amministrative. A conferma di questo, i più fanno notare come, ormai da mesi, l’ex segretario non partecipasse alle riunioni e fosse assente agli eventi pubblici organizzati dal circolo. Su facebook intanto piovono le prime reazioni: “Finalmente il PD Montanarese può cambiare verso”, scrivono. Al momento, chi occuperà il posto lasciato vacante, non è dato saperlo. Il super favorito resta comunque Gozzellino. Già segretario del circolo Pd di Montanaro dal 2010 al 2013 e candidato alla Camera per alle ultime politiche, Gozzellino dichiara: “Fino a quando non riceveremo le dimissioni ufficiali non possiamo fare dei nomi. Quando le riceveremo inizierà una fase congressuale in cui verranno valutate diverse candidature. Nel partito ci sono molte figure in gamba che potrebbero benissimo ricoprire il ruolo di segretario, quindi non è scontato che sia io”. Il giovane prosegue esprimendo le proprie aspettative: “Spero che Causone consegni la sua rinuncia in tempi brevi. Abbiamo bisogno di andare avanti con il nostro lavoro e questo ci sta un po’ bloccando”. “Quello che desidero per l’elezione del nuovo segretario - conclude - è che si scelga di tenere conto delle idee politiche di ciascun candidato e non del numero di tessere che porta con sé. Questo per evitare di commettere di nuovo degli errori”.
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