Atti vandalici un po’ qua e un po’ là, degrado ambientale diffuso e rifiuti sparsi in diverse vie del paese. Vagando per le strade in una giornata di fine agosto, questo è lo scenario che offre Brandizzo. Sono finiti i tempi in cui, ad attirare l’attenzione, erano le piccole aiuole di fiori colorati di piazza Vittorio Veneto e piazza Carlo Tempia o i famosi dipinti trompe l’oeil raffiguranti finestre sulle mura delle case. Oggi, arrivati alle porte della piccola cittadina a due passi da Chivasso, la realtà è un’altra. Eccolo, il nostro viaggio nel degrado. Davanti alla Chiesa di San Giacomo, in pieno centro storico, è facile, ma anche imbarazzante, constatare la presenza di bidoni per la raccolta rifiuti traboccanti di ogni genere di sporcizia. Per non parlare delle condizioni in cui versano i manti stradali delle principali vie della città. Buchi. Crepe. Tombini che, oltre ad essere sconnessi o sprofondati, sono anche intasati a causa della mancata pulizia. Basta solo un po’ di pioggia- e quest’anno ce n’è stata davvero tanta - perché l’acqua non riesca a refluire e la strada si trasformi in un grande, immenso, fiume. Ancora impressa nei ricordi dei brandizzesi è la tempesta che, a fine luglio, ha bloccato le vie della città. Arrivando in piazza Vittime di Nassiriya la situazione non è delle migliori. L’area fieristica, con i suoi edifici realizzati solo pochi anni fa e rimasti presso che inutilizzati, è ormai meta abituale dei vandali. Per nulla interessati al rispetto per l’ordine pubblico, per il decoro e per la comunità in cui vivono. Scritte oscene, vetri rotti e sporcizia sono quindi parte dell’arredo. In zona è poi presente un’area verde destinata ai cani. Voluta e realizzata solo pochi mesi fa dall’amministrazione Buscaglia, l’area è stata recentemente “potata” dalle ingombranti sterpaglie - numerosi, infatti, erano i cittadini che più volte avevano lamentato la presenza di erba troppo alta -. Peccato però che tutta la potatura sia stata lasciata sul terreno. Completamente dimenticata. Il tour nel degrado ambientale continua nell’area della Gora del Mulino. Anticamente creato per far girare la ruota del Mulino, il canale artificiale si trova in uno stato di totale abbandono. Sono anni, infatti, che si denuncia la mancanza di una regolare pulizia dell’alveo. Questo, insieme alle abbondanti piogge dell’ultimo periodo che hanno pesantemente crepato i muri delle abitazioni, potrebbe causare esondazioni e cedimenti delle sponde. Soprattutto nell’area compresa tra la scuola Bruno Buozzi, via Fratelli Sussetto e via Loreto... Passando alla stazione o attraversando altre vie della cittadina, non è che la situazione migliori, anzi. Vetri rotti, rifiuti, muri imbrattati: non si potrà impedire all’erba di crescere o alla pioggia di cadere, per carità, ma si può intervenire per prevenire, oltre che per l’ordinaria manutenzione...
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.