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CHIVASSO. "Ciuffreda, pensa anche ai nostri figli!"

CHIVASSO. "Ciuffreda, pensa anche ai nostri figli!"
Il foglio rosso appeso al cancello d’entrata non lascia dubbi. I giardini pubblici di via Po - quelli frequentati giornalmente da centinaia di bambini - hanno bisogno di una “risistemata”. A quanto pare, pure bella grossa. A questo scopo i cittadini chivassesi - genitori e nonni che ripetutamente nel corso dei mesi caldi hanno dovuto richiedere l’intervento delle forze dell’ordine - hanno dato vita ad una petizione spontanea indirizzata ai piani alti di Palazzo Santa Chiara. La richiesta è “la messa in sicurezza delle attività site all’interno di parchi e giardini della città”. Il promotore dell’iniziativa è Angelo Carpino, chivassese padre di quattro bambini. “La decisione di fare una petizione nasce perché riteniamo che i giardini di via Po siano pericolosi per i bambini - spiega -. Più volte abbiamo fatto delle segnalazioni in Comune circa le problematiche del parco, ma lì ci hanno sempre risposto che nessuno sapeva niente”. In particolare, genitori e parenti richiedono un intervento mirato a riportare in sicurezza le aree destinate ai più piccoli. “Vorremmo la risistemazione del tappeto morbido nei punti in cui è mancante e la riparazione delle parti dissaldate delle attività e dei giochi di legno rotti che, per come sono messi, rischiano di tagliare i bambini”. Carpino continua l’elenco citando anche la necessità di introdurre dei servizi igienici nel parco: se non per tutti, almeno per i più piccoli. Inoltre, reclama la rivisitazione dell’area limitrofa attorno alla fontana. “Quella zona non drena l’acqua quindi ogni anno arrivano vespe ed altri insetti con pungiglione che possono ferire e spaventare i bambini”. Il chivassese arriva poi alla questione della sicurezza del gioco centrale, quello che, a detta dei genitori, causa il maggior numero di incidenti. “Nella petizione - sostiene - chiediamo una modifica strutturale o l’eliminazione della giostra. Nessuno in comune sembra voler venire incontro a questa richiesta, ma intanto, dopo una grave caduta che ha causato ad una bambina un intervento di ricostruzione del gomito, è comparso un cartello recante i limiti d’età per il suo utilizzo”. Gioco utilizzabile dai bambini tra i 6 e i 14 anni, recita la scritta. “Per quanto questa giostra mostri tutti i sigilli di sicurezza, gli avvenimenti accaduti evidenziano la necessità di una modifica per renderla più sicura”. Carpino, poi, estende il discorso ad altre questioni sempre collegate ai giardinetti di via Po. Fa da esempio il frequente ritrovamento di siringhe sull’erba e sotto gli alberi. “Ad alcuni cittadini è anche capitato di vedere un gruppo di senzatetto dormire sulle panchine, mentre altri sospettano che il luogo sia il ritrovo notturno dei drogati. Anche il tasto che serve per le telefonate d’emergenza è rotto”. Riguardo alle intenzioni future, Carpino spiega di essersi rivolto a Marco Marocco, consigliere di minoranza ed esponente del Movimento 5 Stelle. “Proporrà la questione al primo cittadino Libero Ciuffreda, durante il prossimo Consiglio comunale”. Nell’attesa, conclude: “Lo faccio soprattutto per i miei figli, non voglio che anche loro si facciano del male”.
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