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Argini e scolmatori obbiettivi sensibili. Chivasso aspetta Bin Laden

Argini e scolmatori obbiettivi sensibili. Chivasso aspetta Bin Laden

L'assessore Claudio Castello

Tutti ricordano le drammatiche alluvioni del ‘94 e del 2000 con i danni provocati in città. E’ noto a tutti che in primavera ed in autunno la posizione geografica di Chivasso espone la città ed il suo territorio ad un concreto rischio di alluvione. Per proteggere la città da questo pericolo, le giunte di centrodestra succedutesi negli anni hanno creato un complesso ed articolato sistema di opere idrauliche, tra cui l’argine e diversi partitori sparsi in prossimità di canali e rogge, che necessitano di costante ed attenta manutenzione. Al fine di monitorare lo stato di manutenzione di tali opere, e di poter quindi valutare se le risorse finanziarie previste in bilancio e destinate a tale scopo fossero adeguate o meno, in aprile abbiamo chiesto formalmente al Sindaco, all’Assessore all’Urbanistica ed Ambiente, Massimo Corcione ed al Presidente della Commissione Assetto ed Uso del Territorio, Filippo Novello, di organizzare un sopralluogo ai sistemi di sicurezza idrogeologica con i tecnici comunali, estendendo l’invito a tutti i consiglieri comunali interessati ed ai giornalisti affinché anche i cittadini avessero consapevolezza della situazione. Ad oggi non solo non ci è stato “concesso” il sopralluogo, ma l’Assessore ai Lavori Pubblici, Claudio Castello, membro della giunta paladina della trasparenza, ci ha detto che forse la visita si poteva organizzare ma tassativamente senza i giornalisti. Motivo? Le opere di sicurezza idraulica sarebbero “punti sensibili” e, conoscerne la localizzazione, potrebbe indurre qualche malintenzionato a danneggiarle… Non è uno scherzo. Secondo Castello i partitori sperduti nelle campagne di Pratoregio o presso la Rivoira sarebbero suscettibili di attacchi al pari degli aeroporti internazionali o delle stazioni metropolitane. Forse da parte di qualche vandalo che, armato di mappa, bussola e tanta pazienza per localizzare le opere, potrebbe poi immergersi nei canali e piazzare dell’esplosivo per far esplodere le saracinesche. Altro non ci viene in mente… Al nostro rifiuto di accettare questa assurda condizione il sopralluogo non si è organizzato ed a tutt’oggi, con le possibili alluvioni d’autunno alle porte non abbiamo potuto renderci conto della reale situazione di manutenzione di opere così importanti per la sicurezza del nostro territorio. Né il Sindaco, né Corcione o Novello si sono degnati di risponderci. Anche loro la pensano come l’Assessore ai Lavori Pubblici e non vogliono giornalisti tra le scatole? Oppure semplicemente non sono interessati alla difesa della città del rischio alluvioni? Possibile che un Assessore solo possa imporre una condizione così contraria ai principi di trasparenza, senza che alcuno in Giunta si ribelli? O forse Castello ha agito di sua iniziativa? Noi abbiamo nuovamente indirizzato al Sindaco la nostra richiesta di sopralluogo ed aspettiamo fiduciosi una risposta. E intanto, mentre l’autunno piovoso è alle porte, i giornalisti ed i nostri concittadini sono ancora alla porta…
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