Un successo del Comitato Ambientale Vivi Chivasso: l’amministrazione comunale ha convocato per giovedì 24 luglio alle 10 un sopralluogo nella centrale Biogen di via Caluso 50, nell’area ex Lancia. Al sopralluogo sono invitati l’ARPA, la Provincia, la Regione, il Comitato, e le “associazioni rappresentative dei cittadini chivassesi maggiormente interessati dalla presenza dell’impianto”. Cioè tutte le associazioni e i comitati, verrebbe da dire: l’aria inquinata non si ferma sopra il PiChi, ma ha la pessima abitudine di gironzolare per tutto il territorio chivassese. Un successo del Comitato Vivi Chivasso, dicevamo. Presieduto da Ugo Franchi, il Comitato si è formato nelle frazioni Borghetto e Betlemme ma ha coinvolto abitanti di tutta la città. Non si è mai perso d’animo. E’ difficile smuovere qualcosa se sei un semplice cittadino, che in Italia vuol dire un limone (inquinato) da spremere. Ma il comitato è andato avanti con pazienza e determinazione, assistito da tecnici competenti. Ha messo banchetti in strada per raccogliere firme. Ha denunciato i fenomeni inconsueti che si verificano nelle aree vicine alla centrale: piante e foglie alterate nella forma e nel colore, odori nauseabondi, malesseri che colpiscono i residenti. Ha fatto esaminare le foglie pagando di tasca propria. E’ riuscito a fare intervenire l’ARPA, la quale ha riconosciuto che le alterazioni delle foglie non sono causate da malattie di natura fungina: per cui le cause restano da accertare. Ha ottenuto due incontri con l’amministrazione il 4 aprile e il 12 giugno, inducendola a darsi da fare. E infatti l’amministrazione il 19 giugno ha inviato due lettere alle autorità competenti e alla Biogen: con la prima chiede alla società di dimostrare di avere rispettato le prescrizioni della Provincia; con la seconda invita la Provincia medesima a disporre l’installazione di una centralina per monitorare le “emissioni degli inquinanti prodotti dall’impianto Biogen”. Infine, il Comune ha convocato il sopralluogo del 24 luglio. Il Comitato parte da un interrogativo di carattere locale: “Piogge acide su Betlemme?”. Ma poi allarga il discorso a fenomeni che riguardano tutto il pianeta. Le piogge acide – scrive Orazio Toscano a nome del Comitato – danneggiano l’intero patrimonio vegetale. Se non interverranno inversioni di tendenza nei prossimi 10-20 anni “molte foreste nel mondo saranno completamente distrutte, e questo provocherà localmente l'espansione del fenomeno carsico (cioè la penetrazione dell'acqua nel sottosuolo), la siccità, la progressiva aridità dei suoli, l'aumento della possibilità di inondazioni e il cambiamento del clima”. Tornando alla situazione chivassese, Toscano conclude: “La cortina fumogena alimentata dal silenzio e l’omertà delle persone si sta diradando. Un movimento forte di coscienze civili sta nascendo per opera dei comitati ambientali come Vivi Chivasso che si uniscono per far sentire ancora più forte la loro voce. La giustizia farà il suo corso, ma i suoi tempi sono lunghi. Quelli della politica possono essere brevi o lunghi a seconda della pressione che NOI Cittadini mettiamo sulle Istituzioni. Un grazie a tutti quelli che hanno lottato e lottano per migliorare il nostro domani, il futuro dei nostri figli”.
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