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BRANDIZZO. Gli obiettivi del medico Paolo Bodoni, vera novità della giunta

BRANDIZZO. Gli obiettivi del medico Paolo Bodoni, vera novità della giunta

Il medico Paolo Bodoni

Vorrei ringraziare tutti i 418 brandizzesi che, scrivendo il mio nome sulle schede elettorali, hanno fatto sì che diventassi assessore”. Parte così, con sincere parole di gratitudine rivolte ai propri elettori, l'intervista rilasciata dal medico Paolo Bodoni al nostro giornale. Unico volto nuovo della Giunta del sindaco Roberto Buscaglia, Bodoni ricopre la carica di assessore alle politiche sociali, della casa e del lavoro ed alle problematiche connesse all’integrazione dei cittadini stranieri. E proprio riferendosi al suo nuovo incarico spiega: “Date le note difficoltà economiche in cui la città versa e le ingenti spese che comportano la gestione delle politiche sociali, è necessario, prima di tutto, affrontare le emergenze dei brandizzesi. Casa, lavoro e sanità: a questo scopo, ritengo che sia importante regolamentare gli aiuti. O meglio, stabilire quali sono le condizioni da rispettare per poterli ricevere. Questo è importante per evitare che ad usufruirne siano sempre le stesse persone”. Capitolo lavoro. “Sto dedicando molto tempo ad un progetto per aiutare i brandizzesi a capire qual è il modo migliore per cercare lavoro - spiega il medico -. Confrontandomi con i cittadini, mi sono reso conto di come molti non siano nemmeno capaci di compilare correttamente un curriculum vitae. Per questo, è da lì che bisogna partire”. E prosegue: “Inoltre sto valutando alcune idee messe in atto dalla Provincia e dalla Regione perchè ritengo sia importante offrire ai brandizzesi la possibilità di una visione più ampia, che vada oltre i confini del Comune”. Questione sanità. “Oggi, la nostra città conta più di ottomila abitanti, quindi, rispetto al passato, avverte un bisogno di servizi sanitari maggiore - spiega -. Per esempio, non è più sufficiente avere a disposizione solo due giorni a settimana per i prelievi del sangue”. Da risolvere anche le lunghe attese e la confusione che si generano prima di ogni colloquio con uno specialista. “Purtroppo la gestione della struttura ambulatoriale è in mano ad una società privata, per cui solo il suo amministratore delegato può intervenire - prosegue Bodoni -. Su questo fronte, infatti, il comune non ha nessuna responabilità”. L’emergenza sociale è senz’altro tra le più avvertite, dai cittadini. “Insieme al sindaco mi sto muovendo per aumentare le collaborazioni con il Ciss di Chivasso, con i consorzi e con diversi altri enti che si occupano di solidarietà in modo da coprire fette più ampie di popolazione - aggiunge, e conclude -. A sole due settimane dall'insediamento ufficiale, sono soddisfatto nel poter dire di trovarmi molto bene nel mio ruolo di assessore. Inoltre, ho l’opportunità di lavorare con una squadra molto affiatata. E posso anche dire che sono disposto ad accogliere tutte le proposte della minoranza, purchè siano sensate...
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