E’ stato stroncato da un improvviso malore, nella serata di martedì 3 giugno. Si è spento così, a 71 anni, Franco Salassa, presidente e socio fondatore dell’Associazione Pesca Dilettantistica Montanarese. A stringersi al dolore della famiglia - la moglie Silvana, le figlie Cristina e Rosella, la sorella Carla e i nipoti - durante i funerali svoltosi giovedì presso la Parrocchia di Santa Maria Assunta, c’era l’intera comunità. Salassa era un uomo buono, coerente e onesto che, nel corso di tutta la propria esistenza, ha dedicato anima e corpo alla sua più grande passione, la pesca. Fu fondatore, nel 1970, nonché presidente fino al giorno della sua scomparsa, di una delle storiche realtà di pesca sportiva del Piemonte, l’associazione A.D.P Montanarese. L’unica della Provincia di Torino ancora esistente. E proprio grazie alla sua volontà, al suo entusiasmo e al suo spirito sportivo che si devono le numerose partecipazioni, ed altrettanto numerose vincite, ai prestigiosi campionati nazionali ed internazionali del settore. Come, ad esempio, quello tenutosi in Emilia Romagna o quello che c’è stato in Finlandia. Non solo. Sempre disposto ad aiutare chiunque ne avesse bisogno, sia in ambito sportivo che personale, Franco ricopriva anche cariche rilevanti all’interno dei direttivi di altre società di pesca. Era consigliere regionale della Fipsas, la Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee, membro di Hobby Pesca Chivasso e noto era il suo impegno con l’Associazione Pescatori Riuniti nel Consorzio di Valle Medio Basso Torrente Orco. Inoltre, il suo interesse per la salvaguardia e la tutela dell’acqua, della natura e dell’ambiente in generale ben si sposavano con la grinta e la passione che metteva nella pianificazione di attività formative e sociali rivolte ai giovani pescatori. Attività che molto spesso trovavano espressione presso il laghetto di proprietà dell’A.D.P Montanarese, a Mezzi Po, nelle vicinanze di Settimo Torinese. I membri dell’associazione, insieme a tutti i cittadini di Montanaro, lo ricordano oggi per l’incredibile capacità di creare armonia e unione tra gli iscritti, anche nei momenti di difficoltà. “Era un uomo dal grande cuore che credeva nell’amicizia e nella cooperazione”, lo ricordano. Dall’alto della sua trentennale esperienza alla presidenza della società, nonché in virtù dei valori che rendevano Franco Salassa un volto tra i più amati in città, sarà difficile trovare un sostituto che sia degno di lui. Per il momento, l’obiettivo principale, a detta di tutti i cittadini ed i consociati, è continuare a portare avanti l’esempio e l’impegno costruiti fino a questo momento. Se non per colmare l’enorme vuoto lasciato, almeno per portare avanti la memoria e l’esempio di un grande presidente.
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