Dover pagare una multa ingiustamente è assurdo. Doverlo fare a causa del disinteresse di un comune, lo è ancora di più. Questo è quanto accaduto a Gianfranco Drogo. L’uomo, 44 anni, di Orbassano, si è visto recapitare da Equitalia - era il 2012 - una cartella esattoriale contenente una sanzione di 1.700 euro, centesimo più centesimo meno, da pagare. Mittente, il comune di Brandizzo. A scatenare i fatti, una multa che Drogo avrebbe preso nel 2009 e che, apparentemente, non avrebbe saldato. “All'epoca lavoravo per una ditta di trasporti di Roma, quindi per spostarmi utilizzavo un mezzo aziendale”, racconta Drogo. “Per questo motivo, quando i vigili urbani di Brandizzo mi hanno fermato per un controllo di routine, non ho potuto fornire l'originale della polizza assicurativa, bensì una copia. E, a meno di non presentare l'originale entro qualche giorno, il fatto non costituisce un reato”. Ma, continua: “Purtroppo la ditta è fallita quindi, non potendo fornire il documento, mi sono recato presso gli uffici di Brandizzo che, fatte le verifiche del caso, mi avevano assicurato che la questione era risolta senza che dovessi pagare alcun tipo di sanzione”. “Logico che vedermi arrivare, senza alcuna spiegazione, una cartella esattoriale di Equitalia da parte del comune di Brandizzo, mi ha fatto ricorrere al Giudice di pace”. Purtroppo, per questo cittadino, inutilmente. Infatti, continuando il racconto, Drogo spiega che solo la presenza del sindaco all’udienza ed un suo successivo intervento avrebbero potuto evitare il pagamento dell’ingente multa. “Buscaglia non si è nemmeno presentato all'udienza - inforca -. Mi spiace dirlo ma, dal 2012 ad oggi, ogni mio tentativo di confronto con lui è stato inutile. Non si è mai degnato di rispondere alle mie lettere o alle mie telefonate”. Addirittura, nel corso degli anni, Drogo si sarebbe anche recato più volte in comune: “Lì a ricevermi c'erano sempre i vigili, mai il sindaco”. Lo sfogo dell'uomo continua: “A causa del suo disinteresse, sono stato costretto a pagare fino a febbraio per un reato che non ho commesso. Per una famiglia con un figlio in arrivo, ed una persona sola che lavora, è stato un vero un sacrificio rinunciare a quei soldi”. Infine, conclude Drogo: “Almeno, l'unica cosa che vorrei, adesso, è ricevere delle spiegazioni da Buscaglia su questo suo totale disinteresse per il mio caso”.
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