Sono tre i candidati sindaco nel comune di Rondissone. Michele Biscotti con “Vivi Rondissone”, Miriam De Ros con la lista civica “Riviviamo insieme Rondissone-impegno e concretezza” e Nicola Sgherzi con “Nuova Rondissone Sgherzi sindaco”. Un giudizio sull’amministrazione comunale uscente, da 1 a 10 e perché? Biscotti: “Voto “6,5”; ha assolto in linea di massima a doveri e necessità pur senza essere particolarmente presente sul territorio”. De Ros: “Il mio giudizio è 7 che come insegnante devo dire è un bel voto. Non è facile valutare l’operato di un’ Amministrazione uscente anche se si fa parte di una minoranza consiliare. Il periodo in cui questa amministrazione ha governato non è stato semplice e facile”. Sgherzi: “Il mio voto è 6+ per la stima”. La motivazione per la quale ha deciso di candidarsi a sindaco? Biscotti: “Per dare un nuovo contributo alla collettività vista l’esperienza quarantennale nella repressione dei reati in ambito di pubblica amministrazione”. De Ros: “La motivazione che ha determinato la mia candidatura a sindaco è molto personale; quella ufficiale è nata dal fatto che mancava alla mia esperienza amministrativa questo incarico. Il desiderio poi di amministrare in un modo diverso il territorio, l’esperienza acquisita in questi anni, non solo di vita amministrativa ma anche di vita vera vissuta, lavorativa, hanno deciso per me. Fare politica significa capire la necessità dei cittadini, sentire le loro difficoltà, ascoltarli e cercare di fare il loro bene. La sensibilità fa comprendere meglio i problemi degli altri, ce li fa vivere con più emozione. I problemi di tutti colpiscono noi donne, e con la nostra voglia di riscatto non facciamo altro che volerli risolvere aiutando il prossimo con l'intento di migliorare la società in cui viviamo. Credo in una politica sincera, semplice e concreta; ho inserito nella lista molte donne perché mi sostengano in questo percorso, giovani che apprendano e proseguano tra cinque anni quest’esperienza e anche persone meno giovani con competenze diversificate: tre generazioni che rappresentano poi la nostra società, per rinnovare questo piccolo comune. E’ necessario leggere il nostro programma per meglio conoscerci e comprendere ciò che desideriamo attuare sempre che la cittadinanza condivida le nostre scelte”. Risponde Sgherzi: “Ho un’attività imprenditoriale a Rondissone da oltre 35 anni e da quando mi sono trasferito con la mia famiglia 10 anni fa ho potuto approfondire le problematiche di cui il paese soffre. Oltre ad un’implosione di entusiasmo, stiamo assistendo all’allontanamento dei giovani verso altri luoghi. In molti sui social network o incontrandomi per strada mi hanno incoraggiato per ottenere questo incarico. Molti di loro credono in me e nella mia squadra e vogliamo rinnovare questo paese. Lo dobbiamo proprio a loro”.
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