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CHIVASSO. Il Gruppo Pensionati di Castelrosso si rinnova

CHIVASSO. Il Gruppo Pensionati di Castelrosso si rinnova
Coniugare le esigenze dei pensionati stando al passo coi tempi. Questo, in due parole, il progetto del nuovo direttivo del “Gruppo Pensionati” di Castelrosso. A poco più di un mese dall’insediamento, a presiedere il gruppo dopo la scomparsa dell’allora presidente Giovanni Chiavarino, è Riccardo Barbero, ex assessore all’Urbanistica di Chivasso ai tempi di Andrea Fluttero. Oltre a lui, a gestire l’associazione ci sono Giovanni Viano, vicepresidente, Livio Robiola, segretario e cassiere, ed i consiglieri Angelo Santa, Antonio Prai e Romano Masoero. Ma che cos’è questa associazione? E quali sono i progetti in cantiere per il futuro? A rispondere, proprio i componenti del direttivo. “La nostra è un’associazione ricreativa, culturale e sportiva che conta più di quattrocento iscritti. I più provengono da Castelrosso e Chivasso, ma abbiamo anche un nutrito numero di soci che ci segue da Torino”, spiega Barbero. “Finora, a caratterizzarci, sono stati i tradizionali pranzi sociali, le partite al bocciodromo e le visite ai bambini nelle scuole. Ma il gruppo pensionati, in questo momento, ha bisogno di attività ricreative nuove e stimolanti. Il nostro intento, quindi, è quello di affiancare a quelli esistenti, altri momenti di incontro e condivisione”. Sempre nel rispetto delle esigenze e degli interessi dei soci. Interviene Viano: “Per esempio, da un questionario sottoposto ai pensionati è risultato un vivo interesse nei confronti delle gite. Per questo motivo, nonostante alcune venissero già effettuate in passato, abbiamo deciso di aumentarle e di far scegliere le mete direttamente al gruppo”. Novità in programma anche per il settore del volontariato. “Stiamo vagliando l’ipotesi di organizzare delle attività per aiutare le persone in situazioni di disagio”, spiega Viano. “Potremmo aiutare chi ha difficoltà negli spostamenti, aiutare a leggere chi non vede più, o, semplicemente, rallegrare i pomeriggi di chi è ricoverato nelle case di riposo”. “Inoltre - prosegue - il nostro aiuto potrebbe essere rivolto anche alla parrocchia nella gestione delle sue attività di segreteria”. Nel corso della conversazione, poi, il presidente si è soffermato a spiegare le ragioni del suo impegno all’interno dell’associazione. “Molto spesso il pensionato viene visto come una persona vecchia e sola, che non fa niente per tutto il giorno. Noi vogliamo sfatare questo pregiudizio perché crediamo che sia possibile evitare la solitudine. Lo facciamo per dimostrare che non siamo vecchi. Semmai, ci consideriamo dei giovani pensionati”.
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