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Nella vecchia fattoria...

Nella vecchia fattoria...
Pensavamo di averle viste già tutte o, se si preferisce, di aver già toccato il fondo. Non era vero. L’ultima è di nuovo dell’incredibile vicesindaco Massimo Corcione. Quello che scappa via dalle riunioni dei sindaci. Quello che fa sesso con Matteo Renzi, tutti i minuti del giorno sul suo profilo facebook, beninteso sempre a 90. Quello, insomma, con il pedigree del nuovo che avanza, salvato dall’ex deputato Renato Cambursano nella classifica degli assessori da non buttare giù dalla torre. Sì! Proprio lui. Anzi no. Di nuovo lui. Pensate un po’ che cosa s’è inventato questa volta. Una bella sagra del cinghiale, in un’area geografica che odia il cinghiale più di ogni altro animale al mondo. Applaudono i cacciatori, se la ride tutta Chivasso. Gli agricoltori, invece, sono già lì che lo aspettano al varco con tanto di tridente, pala e picconi. E sia... “Una bella festa nell’ambito del progetto Orco Amico”, si dice e si scrive “nero su bianco”, nella delibera, con cui l’Amministrazione - incredibile ma vero - ha stanziato quest’estate, per non dire buttato nel cesso, circa 500 euro, per l’esattezza 480,61. E meno male che c’è crisi! Nella delibera si legge anche di più. Tra le altre cose che ai fornelli si metteranno quelli dell’associazione Borgo San Pietro, che la carne la si acquisterà al contenutissimo costo di soli 3,31 euro al chilo per 120 chili da un Macello di Cocconato (Omegna e figli snc) convenzionato con i Guardiaparco del Parco del Po e della collina torinese e, infine, che la si terrà gratuitamente al fresco nel congelatore della “Polleria Clo Clo” di Buo L. e C., cioè quella del papà dell’altro assessore Claudia Buo. Claudia Buo, peraltro è l’altro esponente voluto in giunta e oggi portato a spalle come la Bela Maria sempre dall’ex deputato nonchè Principe del Boschetto Renato Cambursano. Sembra una barzelletta sulla “vecchia fattoria”: “c’è il cinghiale-ale-ale-ale, c’è il pollo-ollo-lo, c’è Corcione-ione-one-ne. Ia-ia-o”. Chissà se la canta pure il Cambursano, insieme al suo delfino Buo? Anzi chissà se il suo delfino-ino-no di questa cosa qui gliene ha mai parlato... Tant’è! Dal nocciolino allo spezzatino-ino-ino. Vuoi mettere la notorietà che potrà darci un bel bollito alla piemontese con frattaglie di cinghiale delle nostre colline? Questo avrà pensato Corcione-one-one e questo ha fatto. Non è ancora chiaro come lo si cuocerà, posto che le costine di cinghiale-ale-ale ancora nessuno le ha mai provate a cucinare e resta pure il dubbio sullo stufato preparato dagli chef del Borgo, al suono di una canzone del Quartetto Cetra, tra le fresche frasche del torrente Orco.
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