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Cucina Mon Amour
08 Agosto 2024 - 11:02
Con l'estate arriva il tempo di una delle cose che amo di più fare: mangiare all'aperto. Con la bella stagione è finalmente possibile godere di un pasto all'aria aperta, sotto un cielo azzurro o una notte stellata; io ad esempio ho un piccolo giardino, ma andrà benissimo anche un balcone o un terrazzino, qualsiasi luogo della casa che ci permetta di stare fuori, anche solo con un piccolo tavolino per due; basterà solamente organizzare bene l'ambiente in base allo spazio a disposizione. E se proprio non disponete di uno spazio all'aperto in casa potete sempre organizzare un pic nic al parco.
Un pranzo o una cena all'aperto è una scelta informale, ma non per questo deve essere scomodo e disagevole per i nostri ospiti: organizzate sempre bene la postazione in cui mangerete, attenzione perciò all'esposizione al sole, o alle condizioni meteo e avvertite sempre i vostri ospiti che mangerete in giardino o in terrazzo, così potranno decidere se portare un maglioncino in più o evitare di indossare tacchi a spillo sul prato. Mangiare all'aperto ci permette quindi di essere un po' più casual, si possono infrangere alcune delle norme dell'apparecchiatura classica della tavola perché qui siamo in una situazione sicuramente più informale di un pasto a casa. Potete utilizzare delle tovaglie di lino, ma se avete un bel tavolo potete usare anche delle tovagliette all'americana o dei runner.
Per la scelta dei piatti e dei bicchieri possiamo essere più creativi, in fondo siamo in estate e all'aperto, possiamo osare con i colori e le geometrie, provando anche uno stile mix and match, però proviamo comunque a non utilizzare la plastica (al di là dell'estetica, è dannosa per il pianeta).
I piatti e le posate seguiranno sempre il numero delle portate: nel caso scegliate di preparare una cena fredda di soli antipasti ad esempio è possibile apparecchiare un solo piatto piano, una forchetta e un coltello. Oppure nel caso aveste un giardino potreste optare per una grigliata, una scelta molto conviviale e pratica se non siete proprio esperti in cucina. In una tavola in giardino potete abbellire il centrotavola con dei fiori, o perché no con delle erbe aromatiche, mentre la sera all'aperto potete utilizzare le candele, facendo attenzione però a metterle all'interno di un vasetto altrimenti il vento le farà sciogliere molto in fretta. Non utilizziamo candele profumate che potrebbero dar fastidio e cambiare gli odori a ciò che mangiamo.
Lo stesso discorso vale per i fiori sul centrotavola, scegliamo fiori o piante senza particolari profumi ed evitiamo fiori che potrebbero attirare gli insetti, come ad esempio la lavanda. Muniamoci di tutti gli ausili che possano allontanare le zanzare, come degli zampironi che poggeremo per terra e non su ringhiere o colonne.
Se vogliamo servire del vino ricordiamoci che all'aperto la temperatura è più calda, quindi prepariamo sempre un refrigeratore o un secchiello con del ghiaccio per tenere al fresco le bottiglie. Al via con un buon bianco, oppure delle bollicine. Potete anche scegliere di servire dei cocktail, non troppo complessi come ad esempio un vermouth bianco o un gin tonic.
Pensate sempre anche ad un'alternativa analcolica, come potrebbe essere un'acqua aromatizzata al limone e alla menta.
Se l'ambiente è più informale, allora anche il menu sarà più semplice. Optate per una soluzione veloce e più fresca da preparare, o i già citati antipasti freddi, oppure pochi piatti ben pensati. Potete servire delle insalate, delle paste fredde, del vitello tonnato, delle verdure grigliate.
Vi voglio presentare due piatti che ho pensato per un pranzo in giardino, quando le temperature sono alte e non si ha molta voglia di accendere i fornelli. Il menu è composto da un antipasto freddo e senza cottura e una pasta con un pesto veloce, che volendo si può anche mangiare freddo.
Si tratta di una frisella, un tipico pane biscottato tipico della Puglia. La trovo una valida alternativa alla classica bruschetta, primo perché è più grande perciò sazia di più con una sola porzione, poi perché la bruschetta va - appunto - bruschettata sulla piastra per diventare croccante, mentre la frisella subisce una doppia cottura perciò è già croccante di suo. Nizza perché il condimento ricorda un po' l'insalata nizzarda. Qui giocheremo molto sul colore e sui contrasti di sapore degli ingredienti. La preparazione è davvero veloce, basterà solo tagliare gli ingredienti.
2 friselle
6 pomodorini gialli
2 cetriolini piccoli (potete usare anche quelli normali se non li trovate, quelli piccoli sono un po' più dolci)
150 gr di filetti di tonno sott'olio
Qualche rondella di cipolla di Tropea
Olive qb
1 limone non trattato
Bagniamo le friselle sotto l'acqua corrente e lasciamo che si ammorbidiscano qualche minuto. Nel frattempo iniziamo a tagliare tutti gli ingredienti a fette abbastanza sottili, ricordandovi di tagliare per ultima la cipolla oppure di cambiare coltello e tagliare. La cipolla risulterà piccantina, potete scegliere di utilizzarla cruda come ho fatto io oppure cuocerla qualche minuto. Posiamo tutti gli ingredienti sulla frisella, giro di sale e di olio e finiamo con un'abbondante grattugiata della scorza di limone, facendo attenzione a non grattugiare la parte bianca che è molto amara e rovinerebbe il piatto.
Il pesto di zucchine è molto delicato e anche veloce da realizzare. Qui l'unica cottura è quella della pasta, il resto degli ingredienti verrà utilizzato da crudo.
150 gr di pasta del formato che preferite (io ho usato i maccheroncini)
4 zucchine piccole o 2 medie
20 gr di parmigiano
15/20 foglie di basilico fresco
una manciata di pinoli
Mettiamo a cuocere l'acqua in una padella per la pasta. Laviamo le zucchine e tagliamole a pezzetti tenendo la buccia. In un frullatore inseriamo le zucchine, il basilico, i pinoli, il parmigiano e abbondante olio d'oliva. In questa ricetta non uso l'aglio, ma se preferite un pesto che ricordi di più quello genovese potete utilizzare uno spicchio di aglio crudo. Frulliamo tutti gli ingredienti insieme finché non otterremo una consistenza cremosa. Il pesto non va cotto, ma mescolato alla pasta quando verrà scolata. Per questo vi servirà mettere in un bicchiere dell'acqua di cottura, così da utilizzarla per mantecare meglio la pasta con il pesto una volta che la cottura sarà ultimata e avremo scolato via tutta l'acqua dalla pentola.
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